F1: Red Bull, ecco la debolezza che ha fatto la differenza sul giro secco in Azerbaijan

F1: Red Bull, ecco la debolezza che ha fatto la differenza sul giro secco in Azerbaijan
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La più grande forza della Red Bull RB19 ha un effetto collaterale sul giro secco che l'ha penalizzata parecchio nelle due qualifiche del weekend di gara del Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1. Ecco di cosa si tratta
29 aprile 2023

Due qualifiche, due pole position: dopo aver centrato la partenza al palo nel Gran Premio dell’Azerbaijan 2023 di Formula 1, Charles Leclerc si è preso la pole anche per la Sprint di questo pomeriggio, cogliendo il miglior tempo nello Shootout. Un risultato, questo, che in pochi avrebbero potuto pronosticare alla vigilia, viste le difficoltà riscontrate dalla Ferrari SF-23 nelle prime gare stagionali. E che, a ben vedere, dipende da due fattori.

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Il primo – ne abbiamo già parlato ieri – è indubbiamente il feeling di Leclerc con una pista che gli ha dato molto, e su cui mostra il suo senso per il giro secco. Il secondo è da ricercare nelle dichiarazioni di Leclerc. Charles ha parlato di una scelta di set-up aggressiva, con una finestra di utilizzo molto stretta. La SF-23 si è presentata in pista a Baku con un’altezza da terra inferiore, che garantisce prestazioni migliori, a patto che si riescano a toccare le corde giuste. Leclerc ci riesce, Sainz – almeno sul giro secco – no. E questo si traduce nei distacchi che abbiamo visto.

Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, vale a dire la Red Bull. La RB19 sul giro secco di Baku ha mostrato una debolezza che, in verità, era già intuibile nei primi appuntamenti dell’anno. La sua più grande forza, la sua poderosa efficienza aerodinamica, soprattutto per quanto riguarda il fondo, ha un effetto collaterale duplice. La facilità nel bloccaggio dei freni da un lato, e la difficoltà nel portare subito in temperatura le gomme anteriori.

La Red Bull RB19 ha mostrato una sua debolezza nelle qualifiche di Baku
La Red Bull RB19 ha mostrato una sua debolezza nelle qualifiche di Baku

Finché gli inseguitori stanno a debita distanza, questo intoppo in qualifica resta una semplice scocciatura. Se però c’è un pilota come Leclerc, in grado di incalzare Max Verstappen e Sergio Perez, il risultato è quello visto a Baku. Verstappen ha cercato in tutti i modi di ottimizzare l’out lap, ma nell’ultimo tentativo ha finito per surriscaldare le gomme posteriori, e non è riuscito ad esprimere il suo massimo potenziale.

Questo finora è valso solo per quanto riguarda il giro secco, e non in gara. E la verità è che, prima della Sprint di questo pomeriggio, non è possibile offrire valutazioni sul passo gara, perché non ci sono dati in merito. È il paradosso del nuovo format della Sprint, che ci fa conoscere già il venerdì lo schieramento del GP di domenica, ma lascia l’incognita della tenuta delle varie monoposto in gara. Per ora resta la notevole prestazione di Leclerc, anche se sporcata dall’errore sul finale della SQ3. Il resto lo scopriremo a tempo debito.

Charles Leclerc imbattibile sul giro secco con la Ferrari SF-23 a Baku
Charles Leclerc imbattibile sul giro secco con la Ferrari SF-23 a Baku
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