Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La crisi economica dovuta alla pandemia di COVID-19 ha aggravato ulteriormente la situazione finanziaria della Williams, team già duramente provato dai risultati infimi degli ultimi anni. Ultima per due volte consecutive nel campionato costruttori, la scuderia di Grove ha spalancato formalmente la porta a nuovi investitori la scorsa settimana. L'apertura riguarda sia una cessione parziale che totale del team, per cercare di salvarlo dall'estinzione. Favorevole al cambio di proprietà è una vecchia conoscenza della Williams, Ralf Schumacher, che corse per la scuderia inglese dal 1999 al 2004.
«Mi sembra che Frank Williams e sua figlia Claire non siano stati capaci di guidare il team nei tempi moderni», spiega Schumacher a Speedweek. «Serviva formare un management giovane già anni fa; i tempi sono cambiati. Il sistema di Frank Williams è sempre stato esercitare una forte pressione dall'alto». Ralf ritiene che il team possa risollevare le proprie sorti, ma solo «a patto che Frank e Claire si facciano da parte, lasciando subentrare un investitore. Sono convinto che siano ancora un grande team, e, con i partner e le finanze giusti, parteciperei volentieri anche io».
Tra i possibili investitori, Schumacher fa il nome di Dmitry Mazepin, padre del pilota di Formula 2, Nikita. «Mazepin è tra i papabili, ed è più ricco di Latifi e Stroll. Finora ha acquistato tutti i team in cui ha corso il figlio, dalla Formula 3 in su. Non mi sento di criticare scelte di questo tipo; sono felice che ci siano persone che amano il motorsport e sono disposte ad investire del denaro, anche se lo fanno per i figli». Schumacher si dimentica però di un particolare di non poco conto: al momento Mazepin Junior non ha la superlicenza. Il padre investirebbe comunque anche senza la certezza che il figlio possa approdare in Formula 1? Lo stesso Ralf avrebbe nel caso un erede da piazzare: David, classe 2001, sembra un giovane assai promettente, forse più del cugino Mick.