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Nella vicenda dello scambio fra Kimi Raikkonen e Charles Leclerc qualcosa non torna e basta leggere o ascoltare le dichiarazioni dei diretti protagonisti. Cominciando con Kimi il pilota finlandese ha detto a Singapore che la Ferrari gli ha comunicato la domenica a Monza che non sarebbe stato confermato. Quindi Raikkonen ha svelato quello che avevamo scritto sul posto.
Il giovedì dopo Monza la Gazzetta dello Sport esce dicendo che sarebbe stato annunciato in giornata l'arrivo di Leclerc e nello stesso giorno Lapo Elkann pubblica un tweet dando il benvenuto al pilota monegasco. Tolto subito dopo quando si è capito che non ci sarebbe stato alcun annuncio.
Arriviamo al martedì seguente, ovvero 11 settembre. Autosprint esce con intervista a Maurizio Arrivabene in cui dice che non ci sarebbe stato alcun annuncio in merito ai piloti nei giorni indicati e che sarebbe stato fatto a tempo debito. Infatti mezz'ora dopo che il giornale è in edicola arriva l'annuncio di Leclerc al posto di Raikkonen.
Arriviamo a venerdì 13 settembre a Singapore e Leclerc dice che Arrivabene gli ha comunicato l'arrivo in Ferrari sabato scorso, ovvero 8 settembre. In tutto questo non tornano molte cose. Un pilota che firma con la Ferrari riceve la conferma il sabato e l'annuncio lo fanno il martedì? Finora dove erano i suoi manager e perché a Kimi invece è stato detto una settimana prima? In breve qualcuno non la conta giusta e probabilmente si tratta del solito gioco delle parti.
Unico onesto in tutta questa storia è Kimi Raikkonen, che ha detto senza peli sulla lingua quello che voleva. E che con la partenza di Monza, chiudendo la porta a Vettel, si è messo nella situazione di farsi coccolare dalla Ferrari, beccarsi due anni di contratto con la Sauber e portando a casa altri soldi, unica cosa che gli interessa della F.1
La Gazzetta aveva le informazioni giuste ma per non dare un vantaggio al quotidiano in rosa si sarà deciso di rimandare, solo che dando una intervista ad Autosprint che esce il martedì e avendo detto a Leclerc il sabato che ci sarebbe stato l'annuncio, sarebbe stato perlomeno divertente avere insieme intervista e notizia, ma si vede che va così.
Unico onesto in tutta questa storia è Kimi Raikkonen, che ha detto senza peli sulla lingua quello che voleva. E che con la partenza di Monza, chiudendo la porta a Vettel, si è messo nella situazione di farsi coccolare dalla Ferrari, beccarsi due anni di contratto con la Sauber e portando a casa altri soldi, unica cosa che gli interessa della F.1, alla faccia degli idealisti che lo venerano come icona mondiale. Il resto? Abbiamo qualche idea, ma sarà la pista a confermare perché ci sono tanti piccoli altri particolari che ci fanno pensare a certi scenari...Vedi Vettel che spende parole d'amore e stima per Raikkonen e Kimi che risponde "Guido una macchina alla volta...". Tenetevi pronti, mica è finita qua...