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Onore a loro due. Allo sconfitto e al campione. Onore a coloro che hanno reso questa stagione di Formula 1, ormai giunta ai suoi atti finale, una quelle più belle degli ultimi anni, sicuramente dell’era ad effetto suolo. La lotta è stata tanto inaspettata quanto serrata. Alla fine a vincere, grazie al quinto posto al Gran Premio di Las Vegas, è stato Max Verstappen che ha conquistato il suo quarto titolo mondiale consecutivo a soli ventisette anni. Ma allo stesso livello è arrivato anche Lando Norris, che ha portato avanti una sfida pulita, onesta, rispettosa. Sul tetto del mondo, ancor prima dell’olandese, però, ci salgono l’amicizia e la sportività dimostrata dai due.
Per la quarta volta consecutiva Max Verstappen si è laureato campione del mondo di Formula 1. Ci sono ben pochi dubbi sul dire che questo è stato il suo titolo più bello, ancor di più del primo nel 2021 contro Lewis Hamilton. Quanto accaduto in pista a Las Vegas dimostra esattamente quale è stato il reale andamento della stagione della Red Bull e del suo pilota dal piede d’oro. La monoposto, l’ultima frutto del genio di Adrian Newey, non è la più veloce in pista. Il team può sbagliare portando un’ala aerodinamicamente non conforme alla pista che si interseca sulla strip più famosa al mondo. Ma Max Verstappen no, non sbaglia un colpo. Non solo a livello di performance perché quello l’ha provato abbondantemente nei suoi dieci anni di carriera, ma anche di carattere.
In pochi avrebbero scommesso più di un centesimo su quel diciasettenne olandese che ha debuttato per volontà di Helmut Marko e Christian Horner senza aver mai preso parte alle Formule propedeutiche, tappa fissa di tutti i giovani piloti della F1. E a dare ragione a chi diffidava di Verstappen è sempre stato anche il suo carattere irascibile. Sempre al limite del concesso, che non si piega a nulla e nessuno. Dritto per la sua strada come un fulmine e chiunque avesse provato ad interferire nella sua personalissima lotta avrebbe dovuto fare i conti con un carattere plasmato da Jos Verstappen, non noto per la sua gentilezza (chiedere ad Esteban Ocon o le gomme delle sue monoposto per avere conferma). Ma il Max Verstappen che abbiamo visto in pista quest’anno non è neanche minimamente paragonabile a quello degli esordi. Si sbaglia a dire questa sua maturità sia frutto delle stagioni idilliache vissute nel 2022 e nel 2023, perchè questo 2024 è stato solamente un susseguirsi di problemi in Red Bull.
Un progetto complicato e capriccioso da gestire (basta vedere Sergio Perez e le posizioni conquistate nell’arco dell’anno). Una fuga di cervelli partita con Adrian Newey e culminata, per il momento, con Will Courteney e Jonathan Weatley. I battibecchi continui tra papà Jos Verstappen e Christian Horner; quest’ultimo al centro di una bufera mediatica per dei presunti comportamenti inadeguati nei confronti di una dipendente di Milton Keynes ancor prima dell’avvio del campionato. Di idilliaco, dunque, non c’è nulla. Eppure, Max Verstappen è comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio di pace all’interno della sua vettura. La stessa che l’ha tradito dal Gran Premio della Spagna tenendolo lontano dal gradino più alto del podio per più di quattro mesi. Un’assenza colmata solamente ad Interlagos dopo una strepitosa rimonta, dalla diciassettesima alla prima posizione, una masterclass in perfetto stile Max Verstappen e non Mad Max. Ma la maturità dell’olandese si è vista anche nella gestione della gara di Las Vegas, questa volta in stile Alain Prost, che ha eguagliato insieme a Sebastian Vettel. Era conscio che per archiviare la pratica mondiale gli bastava arrivare davanti al suo rivolare Lando Norris. Non ha rischiato portando a casa a il risultato, anche se ha tagliato il traguardo quinto. Ha utilizzato la testa, la matematica, e non più l’istinto da leone, che adesso convive felice con questa sua nuova natura da calcolatore.
Altro indizio di chiara crescita di Max è da riscontrare anche nella lotta con Lando Norris. È vero, tra i due contendenti al titolo le scintille non sono mancate nel corso dell’anno. Basta vedere l’incidente in Austria oppure i sorpassi al limite del regolamento in Messico e ad Austin. Una sfida che alcune volte è andata anche oltre i confini della pista. Però i due hanno sempre cercato di portare avanti la sportività, in nome della loro forte amicizia. Lando Norris e Max Verstappen, fin dall’arrivo del più piccolo dei due in Formula 1 nel 2019, hanno avuto un grande rapporto d’amicizia che non hanno mai voluto mettere da parte, nonostante qualche volta tra i due i toni si siano accesi più del previsto, come in Brasile o al Red Bull Ring. Un Verstappen totalmente diverso rispetto a quello degli inizi che scambiava poche parole, spesso non gentili, con i suoi colleghi e che era stato in grado di avere un rapporto fuori dal paddock solamente con Daniel Ricciardo, con cui ha avuto comunque dei periodi difficili nella stagione 2018, l’ultima da pilota Red Bull per l’australiano.
A Las Vegas gggi, oltre a Max Verstappen e George Russell, ha vinto soprattutto l’amicizia. Finite le celebrazioni del podio, Lando Norris e Max Verstappen si sono incontrati al media pen dove il pilota McLaren si è subito congratulato con l’olandese per il titolo. Parole dolci ed abbracci hanno reso tra i due questo giorno memorabile. "È molto bello che sia tornato nell’area delle interviste per congratularsi con me e penso che sia così che dovrebbe essere – ha dichiarato Verstappen ai microfoni della F1 – abbiamo vissuto parecchi episodi insieme quest’anno e naturalmente queste cose le abbiamo già discusse. Gli ho detto che un giorno arriverà il suo momento, deve essere paziente”.
“Congratulazioni a Max. Sono deluso di non poter partecipare, ma meritava di vincere – ha aggiunto Lando Norris agli stessi microfoni - Ha fatto una stagione migliore della mia, Max non ha punti deboli, se lo meritava più di chiunque altro. Quando ha la macchina migliore, domina, e quando non ha la macchina migliore, è sempre lì, sempre lì per renderti la vita dura e difficile. Ha guidato un anno molto buono, non posso biasimarlo. Questo weekend è stato terribile per noi, non siamo nemmeno riusciti a combattere contro Max, cosa che mi sarebbe piaciuto fare oggi, ma congratulazioni a lui per quello che ha ottenuto” ha chiosato il britannico che ha accettato la sconfitta sportivamente. Un sassolino dalla scarpa se l’è tolto invece Verstappen con Zak Brown. Incontrato nel paddock, il CEO della McLaren si è congratulato con il neo-quattro volte campione del mondo che gli ha risposto “Hai visto? Tu avevi detto che avrei potuto vincere solamente con la macchina più veloce, eppure”.
Max on Lando and this moment: "It’s very nice that he came back int the pen to congratulate me and I think that’s how it should be. We’ve had a lot of moments together and of course these things we discussed already, I told him your time will come one day, you have to be patient" https://t.co/Qu4eFzkMdE
— Lawrence Barretto (@lawrobarretto) November 24, 2024