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La Ferrari nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 si è dovuta accontentare della terza fila, con Charles Leclerc quinto e Carlos Sainz sesto, decisamente più arretrati rispetto a Lando Norris, il poleman che Max Verstappen non si aspettava. Nell’ultimo giro della Q3 l’inglese della McLaren è riuscito a limare mezzo secondo al suo tempo precedente, riuscendo a strappare la partenza al palo per soli 20 millesimi. Ma dove ha perso la Ferrari rispetto alla concorrenza, comprese le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, davanti alle Rosse per un soffio?
Sia Leclerc che Sainz si sono dimostrati sin da subito molto veloci nel primo settore, un dato che può sorprendere, viste le difficoltà della Ferrari SF-24 di accendere subito le gomme sul giro secco. È vero però che il Circuit de Catalunya sollecita molto le coperture, ed è necessario trovare il giusto compromesso per non surriscaldarle troppo a inizio giro e renderle quindi meno efficaci nel prosieguo della tornata. Un equilibrio per nulla banale, da ricercare su una pista che richiede un bilanciamento ottimale.
A proposito di set-up, Verstappen si è lamentato a più riprese del bilanciamento della sua vettura, per poi risultare più efficace in gara. Già dalla Q1, Verstappen affrontava in pieno curva 9 e curva 14. Una competitività, questa, che gli consentiva di fare la differenza nel secondo e nel terzo settore. I margini di miglioramento degli altri, però, erano giocoforza notevoli, e Norris, sfruttando il pacchetto con la maggior costanza ed equilibrio, quello della McLaren MCL38, ha tirato la zampata finale, anche con l’aiuto di una scia, come è stato per Verstappen con Perez.
Norris e Verstappen hanno staccato di oltre tre decimi un gruppo compatto costituito dalle due Mercedes e dalle Ferrari. Hamilton e Russell hanno battuto Leclerc e Sainz per pochissimi millesimi, dimostrando però una crescita notevole. Gli aggiornamenti apportati alla W15 di recente la rendono più prevedibile e versatile nell’affrontare curve con una diversa velocità di percorrenza. Un’evoluzione, questa, che sembra aver finalmente fatto uscire la verve di Hamilton. Apparso abbacchiato nei giorni scorsi, si è messo alle spalle Russell per soli due millesimi. Sono prestazioni, queste, che fanno bene al morale. Il segreto di questa performance potrebbe essere ricercato nella preparazione del giro buono, visto che Russell si è aperto via radio dopo il primo tentativo nella Q3 chiedendo cosa avesse fatto Hamilton in quelle circostanze.
Se Hamilton è riuscito a preparare al meglio il giro buono, così non è stato per Carlos Sainz. L’idolo di casa non ha affrontato alla perfezione il rettilineo che conduce alla prima curva, senza avere lo slancio ideale. Leclerc, invece, ha commesso un errore in curva 5 che gli è costato mezzo decimo, quanto gli sarebbe bastato per trovarsi in seconda fila. Charles ex post non si è detto interessato ai millesimi, quanto il distacco dai primi due classificati nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna 2024.
“Quello che non mi piace – ha riflettuto - sono i tre decimi dalla pole, e non avremmo avuto modo di trovarli. Iniziare il weekend con un pacchetto parzialmente vecchio non è stato ideale. La macchina in qualifica non è male, ma si può fare sempre meglio. In condizioni asciutte domani lotteremo per il terzo posto”. Il distacco della Ferrari in qualifica non è solamente attribuibile alle scie, quanto alla difficoltà nel trovare il delicatissimo equilibrio per fare bene in tutti i settori. Domani vedremo se, come capita spesso quest’anno, la Rossa sarà più efficace in gara, anche se dalle parole di Leclerc si nota una certa rassegnazione.