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SAKHIR – Verstappen, Leclerc e Russell: lo schieramento di partenza del GP del Bahrain è lo stesso dell’ultimo GP di Abu Dhabi del 2023. Ovvero la F.1 riparte da dove aveva lasciato. Quello che è cambiato sono i distacchi fra i primi, ridotti rispetto alle gare dell’anno scorso, ma se la graduatoria lascia poco alla fantasia, con una Red Bull (solo quella di Verstappen) davanti e una Ferrari e Mercedes lì a un soffio, quello che farà la differenza sarà il passo gara. Un elemento che tutte le squadre hanno tenuto in considerazione, tanto che le qualifiche, al di là del piazzamento dei primi, con Sainz quarto con la seconda Ferrari davanti a Perez (Red Bull) e Alonso (Aston Martin) fa capire che proprio la gestione delle gomme edizione 2024 sarà la chiave di volta per le gare.
Una volta la F.1 era correre pancia a terra, come dimostrava Schumacher coi suoi 4 pit stop con ritmo da qualifica, contro le prestazioni di oggi, con tempi sul giro più lento di secondi pur di rispettare il consumo e la gestione gomme e carburante: “In effetti è un modo di correre diverso rispetto al passato – ci dice Emanuele Pirro, 5 volte vincitore della 24 ore di Le Mans e coach dei giovani piloti McLaren – la gestione delle gomme in questa F.1 è diventata basilare ed essenziale, tanto che la maggior parte del lavoro viene svolto proprio in questa ottica. Però è una F.1 che mi piace per quello che rappresenta”. E in effetti, anche se in Bahrain le temperature ricordano quelle di Cortina ma senza la neve (un paradosso), col vento forte che ha influito sui giri in qualifica “La nostra Ferrari sembra soffrire meno questo problema” ha detto Leclerc, non è elemento sicuro per una corsa di 300 km in cui oltre al meteo, alle temperature fresche e al vento, ci si mettono anche in consumi gomme, benzina e freni, visto che ci sono almeno due o tre punti impegnativi in staccata e con una macchina poco bilanciata il problema in corsa potrebbe diventare pesante.
La prima giornata di qualifica vera ha mostrato che i separati in casa, Sainz ed Hamilton, hanno avuto una sorte diversa. Lo spagnolo ha perso solo un decimo da Leclerc ma gli è stato davanti in varie occasioni, segno di un equilibrio interno. In Mercedes Hamilton ha subito 225 millesimi di distacco da Russell ed è finito nono. O Lewis è arrivato alla soglia dei 40 anni e le prestazioni, inevitabilmente, calano, oppure in Mercedes hanno già deciso su come proseguire la stagione e la cosa, a Lewis, di sicuro non garba. Vedremo, è solo il primo dei 24 appuntamenti di una stagione lunghissima in cui i pettegolezzi fuori dal circuito stanno prevalendo rispetto agli aspetti sportivi. Ogni riferimento alla storia di Chris Horner e ai documenti diffusi delle sue chat, è infatti al vaglio sia della FIA sia di Liberty Media per evitare che ci sia un ulteriore danno di immagine per la categoria e questo potrebbe portare ad altre clamorose situazioni che faranno discutere. Molto più di quello che accadrà in gara a partire dal primo giro di pista.