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Ormai si potrebbe dire che non fa più notizia, ma l’ennesima eliminazione di Sergio Perez nel Q1, la sesta volta stagionale, nelle qualifiche del Gran Premio di Las Vegas 2024 fa capire quanto la Red Bull sia in difficoltà e quanto sia notevole lo sforzo portato a termine da Max Verstappen ogni weekend di gara.
Il Gran Premio di Las Vegas per il team di Milton Keynes è iniziato nel peggiore dei modi con entrambi i piloti in enorme difficoltà nel trovare il giusto feeling con la monoposto, fondamentale su un tracciato cittadino come questo. A complicare ulteriormente la situazione, sotto stessa ammissione di Helmut Marko, è stata la scelta di ala posteriore, non idonea alle caratteristiche aerodinamiche della pista che si interseca sulla strip più famosa al mondo. Ma se Max Verstappen è riuscito a cacciare il coniglio al cilindro per l’ennesima volta conquistando la quinta posizione di partenza, davanti a Lando Norris ad un passo sempre più vicino al quarto tiolo, Sergio Perez continua a brancolare nel buio.
Per la sesta volta in questa stagione, ormai giunta quasi al termine, il messicano non è riuscito a superare il taglio del Q1, concludendo in sedicesima posizione, eliminato da Yuki Tsunoda che è riuscito ad arrivare fino al Q3 davanti alla McLaren di Oscar Piastri. La frustrazione di Perez è evidente, ormai con un piede sempre più fuori dalla Red Bull il prossimo anno, nonostante gli sponsor che lo vogliono in pista con gli austriaci e il rinnovo biennale firmato prima di Montecarlo. “Non penso che abbiamo fatto abbastanza progressi rispetto a quello che abbiamo fatto ieri – ha dichiarato Perez ai microfoni di Sky Sport F1 al termine della sessione cronometrata– questo è stato il problema principale. Stamattina abbiamo faticato parecchio e alla fine si è rivelata una sessione piuttosto difficile. Credo però che nella simulazione gara fossimo parecchio più competitivi; quindi, speriamo che domani riusciremo a mettere insieme tutto ed essere più forti”.