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SPA – Pioggia e freddo e l’arte della sbandata controllata. La sessione di qualifica del GP del Belgio ha evidenziato quanto i piloti siano dei funamboli in grado di camminare a 300 all’ora sul filo del disastro. Su una pista che è stata appena asfaltata e col bagnato diventa particolarmente scivolosa, si è rivisto il Verstappen dei tempi migliori (quattro gare fa ma per lui è un abisso) e un Leclerc che nell’ultimo giro di qualifica si inventa uno di quei giri alla va o la spacca che lo fanno apprezzare dai tifosi.
Alla fine, l’olandese in pole ma a partire primo sarà il ferrarista e questo perché, col quinto motore della stagione, per Verstappen scatta la penalizzazione di 10 posti e la partenza in sesta fila mentre Leclerc eredita la prima posizione al via a fianco di Perez, resuscitato con la seconda Red Bull dopo un lungo periodo di sofferenza. Una sessione di qualifica giocata sul filo dell’equilibrio e con numeri di alta scuola che non rendono merito a chi, come Hamilton, quarto o il duo McLaren Norris e Piastri subito dietro, si sono inventati giri con traversi e ruote oltre il cordolo. Ha deluso proprio nel momento topico Carlos Sainz. Sempre davanti a Leclerc nelle varie sessioni, da pochi millesimi a pochi decimi, nell’ultimo giro non ha saputo migliorare il suo crono mentre Leclerc inventava una magia da applausi. Risultato finale, ottava posizione, quarta fila a fianco di Alonso, e una gara in salita.
Sarà per tutti una gara difficile per la semplice ragione che tutti hanno dovuto trovare un compromesso per l’assetto. Qualificarsi col bagnato per una gara prevista sull’asciutto è infatti una scommessa. Se fai l’assetto per il bagnato, in gara con l’asciutto rischi di mangiare le gomme oltre il dovuto. Se fai l’assetto per l’asciutto sul bagnato rischi di finire fuori alla prima curva, cosa successa a Stroll al primo giro di prove libere, figurarsi in gara. Quindi un compromesso per tutti, con l’incognita di capire se il compromesso scelto sia adeguato al consumo delle gomme in gara con pista asciutta o meno. Cosa che si scoprirà molto presto, sempre ammesso che il gruppo superi la prima curva, una tagliola stretta a destra che vede le prime file arrivare molto più lente rispetto a chi parte indietro che arriva a palla, con conseguente intruppamento e qualche ruotata di troppo.
Passata la tagliola della prima curva, si giocherà tutto sulla gestione gomme su una pista che non lascia molti margini di inventiva ai tecnici e molta gestione ai piloti. Verstappen undicesimo dovrà recuperare ma parte nel mezzo del traffico, per cui sarà una corsa da seguire. Leclerc primo dovrà mantenere questo vantaggio che, almeno dal punto di vista del morale, serve a tutta la squadra dopo le delusioni degli ultimi GP. Insomma, l’ultima gara prima della pausa estiva ha tanti motivi di interesse e di attenzione che merita di essere seguita con tutti i suoi duelli.