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La partentesi di Suzuka è stata definitivamente chiusa e la Formula 1 è già pronta per tornare in pista per il terzo appuntamento stagionale, il Gran Premio del Bahrain 2025. Questo weekend è molto atteso dalla Scuderia Ferrari in quanto è previsto il primo pacchetto di aggiornamenti della SF-25, ma il nuovo fondo sarà abbastanza per rendere finalmente competitivi Charles Leclerc e Lewis Hamilton? Ecco il punto della situazione.
Prima che la stagione avesse inizio, il team di Maranello sembrava favorito, insieme a McLaren e Max Verstappen, a lottare per la vittoria. Giunti a Sakhir per i test, i due piloti della Rossa hanno avuto modo di saggiare per la seconda volta la SF-25, una vettura che si potrebbe definire un azzardo tecnico in quanto si discosta molto dall’esemplare dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda lo schema delle sospensioni anteriori, non più push-rod ma pull-rod. Proprio per questo motivo, nonostante i dati incoraggianti della tre giorni in Bahrain, la Scuderia ha predicato la calma. Il progetto, essendo nuovo in quasi tutte le sue parti, ha bisogno di tempo per essere compreso, soprattutto da parte di Lewis Hamilton che deve ancora portare a termine il suo acclimatamento in casa Ferrari, un mondo completamente diverso da quello a cui si era abituato nei dodici anni passati in Mercedes. Lo stesso vale anche per Charles Leclerc che, per quanto navigato nell’ambiente del Cavallino Rampante, ha bisogno chilometri per trovare il suo personale feeling con la nuova monoposto.
Fatte queste premesse, ribadite in varie occasioni anche da Frédéric Vasseur, la situazione al Gran Premio dell’Australia è apparsa ben lontana da quelle che erano le aspettative. Il duo di Maranello non è mai riuscito ad impensierire quelli che dovevano essere i diretti avversari, ovvero Red Bull, McLaren e Mercedes, e con un ritmo ben lontano da quello visto fino all’ultimo appuntamento dello scorso mondiale, non solo in qualifica, ma anche in gara. Il tracciato cittadino di Albert Park ha visto, infatti, il monegasco chiudere in ottava posizione mentre il sette volte campione del mondo è arrivato solamente decimi. Così le speranze di capire meglio l’andamento della SF-25 sono state riposte sul secondo appuntamento, quello della Cina. Nella prima parte del weekend, quella dedicata alla mini-gara da 100 km, la Ferrari ha tirato un primo sospiro di sollievo con la vittoria e la pole di Lewis Hamilton nella Sprint, ma già alla domenica la musica è cambiata nuovamente. Il passo gara è migliorato ma la doppia squalifica è stata una vera e propria doccia fredda. La vettura di Leclerc è stata trovata sottopeso di 1 kg al termine della gara a Shanghai, mentre il pattino a protezione del fondo della SF-25 del #44 è risultato più usurato del previsto in tutti i punti presi in esame dalla FIA.
Non una bella figura per il team di Vasseur, ma quello che preoccupa maggiormente non sono stati gli errori di valutazione, quando i problemi al retrotreno che hanno influenzato negativamente entrambi i primi appuntamenti. Anche in Giappone la situazione non è stata delle migliori con il #16 che, nonostante un weekend pulito e giudicato perfetto dal pilota, non è riuscito ad andare oltre la quarta posizione, chiudendo con ampio distacco dal gruppo di testa composto dal vincitore Verstappen e le due MCL39 di Norris e Piastri. Lewis Hamilton, nonostante la strategia alternativa di partire con le hard per sfruttare il vantaggio di mescola più morbida passando alle medie sul finale, ha tagliato il traguardo di Suzuka settimo, recuperando solamente una posizione sulla Racing Bulls di Isack Hadjar; le speranze di riuscire a rimontare negli ultimi giri sono andate in fumo soprattutto per via del poco degrado, inusuale e frutto del nuovo asfalto della pista del Sol Levante; anche questo non ha permesso al pilota di accendere i tempi con le medie, rimanendo alle spalle delle due Mercedes di George Russell ed Andrea Kimi Antonelli, che invece volava sulle hard.
In Bahrain, il quarto appuntamento stagionale, il secondo della tripletta che si concluderà la prossima settimana in Arabia Saudita, il team del Cavallino spera di poter comprendere meglio cosa non stia funzionando sulla SF-25, soprattutto nella zona dell’estrattore posteriore. In varie occasioni, sia Leclerc che Hamilton hanno sottolineato l’aver dovuto scendere a compromessi con l’assetto da utilizzare in gara, dovendo alzare la vettura più del solito. Questa ha inevitabilmente inficiato sulle prestazioni della Ferrari perché, per avere una monoposto alla massima efficienza aerodinamica, bisogna viaggiare il più possibile radente al suolo. Cosa non permessa da questa SF-25. “Abbiamo trovato qualcosa che non ha funzionato nelle ultime tre gare. Quindi spero davvero che una volta sistemato il problema inizierò a ottenere risultati migliori. Sto perdendo poco più di un decimo al giro a causa di questo problema” ha dichiarato il sette volte campione del mondo al termine della gara di Suzuka. E il problema di cui sta parlando potrebbe proprio essere l’altezza da terra. Anche se Vasseur ha smentito questa possibilità. “Tutti cercano di sfruttare la macchina più vicina all’asfalto, per avere maggiore deportanza. Siamo consapevoli del fatto che con queste vetture la performance dipende largamente dall’altezza da terra. Ad Austin 2023 siamo stati squalificati perché stavamo cercando il limite, proprio come in Cina due settimane fa; dunque, non dipende dalle caratteristiche dell’auto di quest’anno”, ha commentato il francese.
“La squadra ne è consapevole, anche se non sanno da cosa dipenda ma, come ho detto, quando arriveranno gli aggiornamenti speriamo che non ci sia più e che si torni alla pari con le altre auto” ha proseguito poi Hamilton. Infatti, per questo weekend in Bahrain sono previste delle modifiche e un aggiornamento al fondo e all’estrattore posteriore della SF-25, entrambi punti fondamentali per la massima efficienza aerodinamica. Tuttavia, questo pacchetto potrebbe non migliorare le performance di Hamilton e Leclerc perché era uno sviluppo già programmato da tempo e non mirato a risolvere i problemi riscontrati in queste prime tre gare. Prima di portare in pista delle novità, per progettarle, svilupparle a deliberarle ci vogliono almeno un mese, un mese e mezzo. Dunque, molto probabilmente, sarà necessario altro tempo.
E il tempo, in Formula 1 soprattutto, è sia tiranno che denaro. A differenza degli altri anni, quando i team potevano sviluppare la vettura della stagione corrente anche fino a fine mondiale, adesso la situazione è diversa dato che nel 2026 debutterà un nuovo regolamento tecnico. A Maranello bisognerà, infatti, dividere le risorse, sia di personale che di strutture, tra i due progetti. E ad inizio anno Vasseur era stato chiaro. Se la Ferrari fosse stata in grado di lottare per i mondiali, la squadra avrebbe lavorato fino in fondo sulla SF-25 estraendo tutto il potenziale, altrimenti si sarebbe concentrata sul futuro. Questo, però, non vuol dire che verrà interrotto adesso il lavoro sulla vettura 2025, bisognerà attendere almeno fino a dopo la pausa estiva per questa eventualità. Nel mentre in sede si continuerà a spingere per massimizzare quello che si ha a disposizione e per comprendere a fondo la SF-25.
“All’inizio dello scorso anno avevamo sei decimi di distacco medio, ma siamo migliorati nel corso della stagione. L’atteggiamento deve essere lo stesso, a prescindere dal divario e dai risultati odierni” ha ribadito proprio ieri il team principal della Rossa parlando con i media presenti a Suzuka. Ai microfoni di Sky ha poi proclamato calma nei confronti delle novità al fondo. “Prima di portare aggiornamenti e di alzare il livello delle prestazioni bisogna sistemare i problemi che abbiamo avuto con il bilanciamento, sfruttando la migliore macchina che abbiamo oggi. Solo in quel momento avrà senso fare un passo avanti. Sicuramente porteremo degli aggiornamenti. Non bisogna aspettarsi che in un giorno si ribalti tutto. Sono sicuro che abbiamo ancora delle potenzialità da estrarre e sarà una sfida nelle prossime due gare”. Non ci resta che attendere cosa accadrà in pista questo weekend e quali saranno i feedback di Leclerc ed Hamilton in merito dato che avranno anche modo di fare un’analisi comparativa più attendibile avendo girato a Sakhir poco più di un mese fa, anche se il monegasco non prenderà parte alla FP1.