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La Red Bull è stata l’ultima scuderia a togliere i veli dalla propria monoposto. Con un evento svolto nel quartier generale a Milton Keynes, la RB20 è stata presentata al mondo alla presenza di Adrian Newey, Max Verstappen, Sergio Perez, Pierre Wache e, inaspettatamente, Christian Horner. Perché non era attesa la sua presenza? Molto semplice, qualche settimana fa un nuovo terremoto ha scosso il mondo della Formula 1. La società austriaca madre del team, la Red Bull GmbH, aveva annunciato che il team principal fosse oggetto di un’indagine interna a seguito a delle accuse di comportamento inappropriato mosse contro di lui da una collega.
Il silenzio ha avvolto l’intera fabbrica fino a quest’oggi, mentre nel mondo infuriavano le ipotesi del “reato” e le possibili conseguenze. Di fatto, l’indagine interna, sembrerebbe essersi risolta con un nulla di fatto, come testimonia la presenza di Christian Horner alla presentazione della monoposto 2024, la RB20. Intercettato dai microfoni di Sky Sport F1 UK, il team principal storico, alla Red Bull fin dalla sua fondazione venti anni fa, ha completamente respinto le accuse mosse contro di lui. “E’ tutto come al solito. Evidentemente c’è un processo in corso. Ovviamente nego completamente qualsiasi accusa che sia stata mossa contro di me. Continuerò a lavorare con questa indagine, che spero si concluda nel prossimo futuro”.
Ovviamente in molti si sono chiesti se fosse stato disponibile a dimettersi, anche temporaneamente, dal suo ruolo fino al termine dell’inchiesta, ma ha completamente escluso tale prospettiva. “No, assolutamente. Sono fiducioso, altrimenti non sarei qui adesso. Non posso commentare in cosa consista questo processo. Continuo a negare qualsiasi accusa mi venga mossa. Continuo semplicemente a lavorare con il team fino a quando non si giungerà ad una conclusione. Ho costruito questa squadra, sono pienamente impegnato affinché tutto proceda al meglio. Ho convinto diverse persone a venire qui, a lavorare per la Red Bull. Loro sono la nostra più grande risorsa e continuerà ad essere così. Amo tutto questo”.
“Non ci sono mai state tenzioni con Max e Jos Verstappen. Anzi, eravamo insieme a Silverstone un paio di giorni fa. Max è concentrato sul suo lavoro. Mi è stato di grande aiuto e non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione. Sono stato al simulatore a lui stava girando sulla RB20. Abbiamo realizzato tante cose assieme, quindi certe cose non cambiano all’improvviso”. E sul suo rapporto con Helmut Marko ha aggiunto: “Ci saranno sempre speculazioni, ma continuiamo ad essere un’unica squadra. E’ così che siamo sempre stati e continueremo ad essere”.