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Bahrain - In Cina si era sparsa la voce che Pirelli avrebbe anche potuto lasciare la F.1 se non avesse avuto risposte positive in tempi brevi. Dalla Francia si era rilanciata l’ipotesi Michelin che però vorrebbe un concorrente con cui lottare.
Sul piatto della bilancia i francesi mettono la sfida tecnologica di una gomma ibrida, che va bene sul bagnato e asciutto, una sorta di intermedia slick già usata nei prototipi, e poi un impegno ecologico per lanciare gli Energy Saver, serie di gomme stradali a basso impatto ambientale.
Infatti Michelin fornirà le gomme alla F.E, le monoposto elettriche il cui campionato partirà l’anno prossimo. Infine metterebbe sul piatto della bilancia dei soldi per la pubblicità, ma sempre dopo aver investito nei prodotti.
A Jean Todt, Presidente della FIA, andrebbe benissimo una Michelin impegnata nell’ambiente ed ecologia, ma Ecclestone ha garantito subito la Pirelli: «Han fatto un lavoro stupendo e hanno un contratto blindato, sono felice di quello che han fatto per cui non vedo ragioni per cambiare a breve».
Insomma, se da un lato ci sono ragioni politiche, dall’altro quanto di buono ha fatto Pirelli in F.1 per lo sport e gli investimenti, viene apprezzato dal numero uno in persona.