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Il GP di Barcellona ha messo ulteriormente in evidenza come in F1 sia necessario cambiare qualcosa nelle gomme destinate ad equipaggiare le monoposto di quest’anno. Pirelli ha quindi deciso di fare un “passo indietro” guardando al 2012, recuperando così dalle coperture della passata stagione la struttura in kevlar, dando così l’addio a quella in acciaio adottata quest’anno.
Il kevlar è infatti in grado di promettere una maggiore durata rispetto all’acciaio, in quanto è maggiormente propenso a reggere gli sforzi termici, assorbendo quindi una quantità minore di calore dalla superficie.
Più di una le motivazioni che hanno portato a questa scelta, tra cui un elevato numero di pit stop dovuto all’elevato degrado delle coperture e la volontà di rafforzare l’immagine del marchio della P lunga, che ha sì voluto ottemperare ai dettami imposti dalla FIA per massimizzare lo spettacolo, ma che a causa dei test contingentati non ha potuto realmente saggiare con mano prima dell’inizio del Campionato l’effettivo degrado in gara degli pneumatici.
Se questo cambio di direzione favorirà molte squadre, tra cui presumibilmente la Mercedes, potrebbe però giocare, almeno parzialmente, a sfavore di altre, come ad esempio la Lotus - che ha sviluppato la vettura 2013 in funzione del degrado delle coperture – oppure la Ferrari, che ha dimostrato di sapere ben gestire in gara l’usura delle gomme.