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L’ennesimo segreto malcelato del mercato piloti della F1, anticipato dal nostro Paolo Ciccarone, è stato finalmente svelato. In un moto di spiccato orgoglio transalpino, la francesissima Alpine, con sede a Enstone, ma cuore pulsante motoristico saldamente installato a Viry-Châtillon, ha deciso di puntare su una coppia 100% local per il 2023. Ad affiancare Esteban Ocon sarà Pierre Gasly, svincolato ufficialmente dal giogo della Red Bull per dare nuova linfa alla sua carriera.
Si tratta di una coppia potenzialmente esplosiva per almeno un paio di motivi. Il primo è che tra Ocon e Gasly non è corso buon sangue per anni. Connazionali e coetanei – hanno entrambi 26 anni – Esteban e Pierre sono cresciuti insieme sulle piste di kart, stringendo un’amicizia destinata a sfiorire, come spesso accade, con l’intensificarsi della loro rivalità. Secondo quanto aveva dichiarato Gasly ancor prima di arrivare in F1, Ocon non avrebbe gradito il fatto che Pierre avesse cominciato a batterlo. “Possiamo passare del tempo insieme, ci rispettiamo, ma finisce lì”, aveva spiegato Pierre. Oggi la situazione, almeno di facciata, sembra essere migliorata, e l'accorato post di Ocon per accogliere Gasly pare aver riposto l'ascia di guerra. Almeno per ora.
Gentilissimo e molto disponibile con la stampa, Esteban si è tuttavia costruito negli anni la reputazione di compagno di squadra difficile. Il legame con Sergio Perez ai tempi della Force India non fu sereno, e qualche crepa si è intravista anche con Fernando Alonso, a sua volta dotato di una personalità poco accomodante. Ma il motivo principale per cui Ocon e Gasly potrebbero scontrarsi non dipende dalla loro inclinazione e nemmeno dai precedenti.
Le carriere di Ocon e Gasly presentano dei parallelismi interessanti. Entrambi sono entrati a far parte del vivaio di un top team – Mercedes e Red Bull, rispettivamente – per poi essere scaricati, con modalità differenti. Dopo un apprendistato in un team motorizzato dalla casa di Stoccarda, Ocon non solo non si è ritagliato un posto nel team ufficiale, ma ha anche perso il sedile, e si è dovuto reinventare all’Alpine. Ha rinunciato alla possibilità di restare nell'orbita Mercedes, ben consapevole di non poter avere sbocchi alla corte di Toto Wolff, con Lewis Hamilton pronto a correre fino alla soglia dei 40 anni e George Russell in rampa di lancio.
Gasly, invece, ha rapidamente convinto i dirigenti della galassia Red Bull a promuoverlo dalla Toro Rosso al team principale. Ma è altrettanto velocemente stato retrocesso, quale vittima inevitabile dell’uomo che ha inceppato l’oliato meccanismo del vivaio della Red Bull, Max Verstappen. Stritolato dalla pressione dovuta al paragone con gli impossibili standard della punta di diamante della Red Bull, è rinato nell’accogliente ambiente di Faenza, dove ha dimostrato doti da solido pilota.
Ciò che nessuno dei due componenti della futura coppia di Alpine è riuscito a fare finora è dimostrarsi all’altezza di poter ricoprire il ruolo di prima guida. Ed è proprio questa la vera sfida intestina che si giocherà nel team di Enstone. Ocon e Gasly hanno l’esperienza sufficiente per potersi candidare al ruolo, e sono anche abbastanza giovani per assicurarsi un lungo futuro in una scuderia controllata da un colosso dell’automotive, con grandi potenzialità di crescita. La questione, ora, è dimostrare di avere il talento e l’autorevolezza necessarie a vestire i panni del numero uno.
Dopotutto, è esattamente questo il motivo per cui Gasly e Ocon hanno smesso di andare d’accordo. Nessuno dei due voleva essere inferiore all’altro. Ed è probabile che quelle vecchie rivalità sopite nel tempo vadano a riacutizzarsi, con in palio un premio prezioso. In F1 si è tanto validi quanto l’ultima gara disputata, e i due francesini di casa Alpine, visti i loro trascorsi, lo sanno benissimo. E solo il tempo ci dirà quale delle due aspiranti prime guide della strana coppia della scuderia di Enstone per il 2023 avrà la meglio.