F1. Perché Red Bull non ha scelto Carlos Sainz quando era ancora sul mercato? Horner deve fare i conti con il senno di poi

F1. Perché Red Bull non ha scelto Carlos Sainz quando era ancora sul mercato? Horner deve fare i conti con il senno di poi
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Carlos Sainz, dopo il licenziamento da parte di Ferrari, ha passato molti mesi sul mercato ma nessun top team, compresa Red Bull, ha fatto un'offerta. Adesso Christian Horner deve fare i conti con il senno di poi
10 gennaio 2025

Il 2024 di Carlos Sainz è iniziato con una certezza. La stagione successiva non avrebbe corso per la Scuderia Ferrari che dopo quattro anni ha deciso di non rinnovargli il contratto per fare spazio a Lewis Hamilton al fianco di Charles Leclerc. Il 2025, invece, è iniziato con la consapevolezza che un’ardua sfida lo attende con la Williams pronta a rinascere dalle sue ceneri, ma perché un top team, Red Bull in primis data la situazione traballante di Sergio Perez, non ha deciso di puntare su di lui? Sicuramente adesso Christian Horner si trova con non pochi rimpianti.

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Quattro anni a Maranello si sono conclusi ufficialmente con l’inizio del 2025 per Carlos Sainz. Il campionato 2024 è stato scandito per lui dalla certezza che non avrebbe più fatto parte della famiglia di Maranello. La speranza, però, oltre a quella di conquistare almeno un titolo, quello Costruttori perso ad Abu Dhabi contro la McLaren per soli 14 punti, per il madrileno era di riuscire ad accasarsi in un top team, ma nessuno dei suoi due sogni si è realizzato. E’ stato lui l’uomo del mercato della passata stagione di Formula 1 perché Lewis Hamilton sostanzialmente non ci è mai stato, passando automaticamente, ed anche in gran segreto, dalla Mercedes alla Ferrari; il numero #55, invece, ha atteso diversi mesi prima di firmare un accordo.

Il suo nome è stato accostato a diversi progetti, uno più intrigante dell’altro. Sauber lo voleva per costruire le basi del progetto Audi, che diventerà tale solamente nel 2026, insieme a Nico Hulkenberg; ma alla fine Carlos Sainz ha preferito andare altrove lasciando quel sedile nelle mani del rookie e vincitore della Formula 2 2024 Gabriel Bortoleto. Si è affacciata alla porta anche Alpine con Flavio Briatore che l’ha corteggiato in lungo e in largo, ma anche in questo caso il madrileno ha rifiutato e il prescelto, almeno per il momento dato lo scalpitante Franco Colapinto, è Jack Doohan. La scelta definitiva di Carlos, alla fine, è stata la Williams, un team che ha perso da tempo la gloria che l’ha reso protagonista negli anni d’oro della Formula 1 con Sr Frank Williams al comando. Forse è proprio questa sfida di far rinascere la squadra di Grove dalle ceneri che ha spinto il #55 ad accettare la proposta di James Vowles.

In cuor suo Carlos Sainz sperava che delle proposte arrivassero anche da dei top team. La Mercedes, fin dall’inizio, ha lasciato intendere che avrebbe puntato sui giovani talenti cresciuti a Brackley come Andrea Kimi Antonelli, ufficializzato a Monza. McLaren resterà blindata ancora per molti anni dati i rinnovi a lungo termine di Lando Norris ed Oscar Piastri. Red Bull pensava di avere la sua coppia di piloti al sicuro almeno fino al 2026, ma alla fine a restare a Milton Keynes è stato solamente Max Verstappen, confermato fino al 2028. Sergio Perez aveva, infatti, inizialmente esteso il suo contratto con un biennale nel mese di giugno, frutto di un inizio stagione promettente. Tuttavia, il proseguo dell’annata è stato pressoché disastroso per il messicano fino alla decisione finale di chiudere la sua esperienza in Red Bull con effetto immediato dopo la fine del campionato. Al suo posto al via della stagione in Bahrain e al primo Gran Premio in Australia ci sarà Liam Lawson che ha avuto una promozione.

Ma Christian Horner si sarà pentito di non aver cercato di portare in Red Bull un pilota talentuoso e di esperienza come Carlos Sainz? “Penso che Carlos sia un grande pilota e quest'anno lo abbiamo visto chiaramente” ha ammesso il team principal ai microfoni di Sky dopo la conferma del licenziamento di Perez. “A volte bisogna considerare tutti i vari criteri e dinamiche, e al momento in cui abbiamo esteso il contratto di Checo, bisogna ricordare che è arrivato secondo nel campionato del mondo e che è salito sul podio nelle prime quattro gare su cinque”. Il messicano, dopo un avvio promettente, è stato protagonista di un rovinoso declino che l’ha visto chiudere il 2024 in ottava posizione nel campionato politi. Performance sottotono che hanno negativamente segnato anche la difesa del titolo Costruttori della Red Bull che ha dovuto fare i conti con 285 lunghezze di distacco tra lui e Max Verstappen che, nonostante le difficoltà con la RB20, ha conquistato il titolo Piloti.

Penso che ci siano 'avrebbe dovuto, avrebbe potuto, avrebbe voluto' quando ci si guarda indietro – ha proseguito Horner analizzando l’influenza di Perez sulla disfatta nei Costruttori, dove hanno chiuso con la medaglia di bronzo - C'è sempre il senno di poi. Penso che la McLaren abbia fatto un ottimo lavoro. Alla fine, abbiamo vinto più gare, ne abbiamo vinte nove, abbiamo avuto più pole, abbiamo vinto quattro gare Sprint, che sono più di qualsiasi altro team, e abbiamo vinto il campionato piloti con due gare da disputare. Purtroppo, avevamo uno svantaggio di 280 punti tra i nostri piloti e ovviamente questo si è rivelato piuttosto costoso in termini di campionato costruttori” ha chiosato Horner che potrà contare su una line-up completamente nuova con Lawson al fianco di Verstappen sperando di riportare la Red Bull allo stesso livello del 2022 nonostante l'addio di Adrian Newey.

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