F1. Perché McLaren è così veloce in Brasile? Il segreto è negli ultimi aggiornamenti tecnici

F1. Perché McLaren è così veloce in Brasile? Il segreto è negli ultimi aggiornamenti tecnici
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McLaren non resta con le mani in mano e, nonostante manchi pochissimo alla fine dalla stagione e questo sia GP del Brasile con format Sprint, porta in pista aggiornamenti che l'hanno fatta volare nelle qualifiche di ieri
2 novembre 2024

Quattro gare e due Sprint mancano all’appello e poi la stagione 2024 di Formula 1 potrà essere giudicata definitivamente conclusa. Anche se manca pochissimo tempo, la McLaren ha deciso di continuare a lavorare agli sviluppi per la propria monoposto. E per il momento la scelta ha pagato dato che Oscar Piastri scatterà dalla prima casella nella Sprint di oggi, con Lando Norris al suo fianco.

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A differenza di tutti gli altri team, la McLaren ha deciso di portare in occasione del Gran Premio del Brasile, ventunesimo appuntamento stagionale, degli sviluppi perché in palio non c’è solamente il titolo Costruttori, con Ferrari e Red Bull ormai alle calcagna, ma anche quello piloti. Lando Norris si gioca il tutto per tutto per cercare di ridurre quanto più è possibile il distacco da Max Verstappen, ancora saldamente in testa alla classifica, ma che dovrà scontare cinque posizioni di penalità nella griglia di partenza della gara di domani in quanto ha smarcato il sesto elemento di motore endotermico, sforando nuovamente il limite massimo consentito dal regolamento FIA.

I due alfieri della McLaren hanno volato sulla pista di Interlagos nella Sprint Qualifying di ieri con Lando Norris che ha dominato, con ampio margine di distacco, sugli avversari nelle prime due sessioni. Ad aver avuto la meglio, però, è stato Oscar Piastri che ha agguantato la pole position con un vantaggio di soli ventinove millesimi sul compagno di squadra. Ma ad ogni modo con questa qualifica il team di Woking ha dimostrato che, nonostante il weekend con format Sprint, ha pagato portare aggiornamenti fino all’ultimo.

Gabriele Pirovano

Le novità riguardano principalmente l’alettone posteriore che è stato studiato appositamente per questo tracciato. È un’ala a media carico aerodinamico caratterizzata da una forma a cucchiaio molto concentrata a “V” solo nella zona centrale, mentre nella zona laterale a contatto con le paratie laterali risulta più lineare e rettilinea. Il flap mobile è, invece, completamente rettilineo di corda variabile. Questo ultimo pacchetto è un chiaro segno che la McLaren non vuole rimanere ferma con le mani in mano, ma sviluppa sempre di più per puntare ad entrambi i titoli mondiali, oltre a lavorare già in ottica 2025.

Disegno e analisi tecnica a cura di Gabriele Pirovano

Da Moto.it

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