F1. Perché Ferrari fa passi indietro a Silverstone? Vasseur fa il punto della situazione

F1. Perché Ferrari fa passi indietro a Silverstone? Vasseur fa il punto della situazione
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La Scuderia Ferrari torna indietro in cerca di risposte al Gran Premio di Gran Bretagna 2024, che segna la quarta disfatta consecutiva. Frédéric Vasseur fa il punto della situazione
6 luglio 2024

La Formula 1 torna a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna 2024, dodicesimo appuntamento stagionale, nonché ultimo di questa tripletta estiva. La Scuderia Ferrari ha deciso di sacrificare questo weekend per cercare di trovare una soluzione al problema del bouncing, tornato sulla SF-24 da quando il team ha anticipato a Barcellona gli sviluppi che erano inizialmente previsti per Silverstone. Frédéric Vasseur, al termine delle qualifiche, ha fatto il punto della situazione.

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L’obiettivo del team di Maranello era quello di individuare quale fosse il problema degli ultimi sviluppi che hanno riportato sulla vettura del Cavallino Rampante un fenomeno che sembrava ormai risolto già lo scorso anno, ovvero il bouncing che non permette ai nuovi punti di carico aerodinamico migliorare le prestazioni della SF-24. Charles Leclerc è sceso in pista nelle prime due sessioni di prove libere con la vettura con gli aggiornamenti di Barcellona, che erano inizialmente previsti per questo weekend a Silverstone, mentre Carlos Sainz era con la vecchia configurazione. Nella giornata di ieri i due piloti avevano dimostrato di avere più o meno le stesse performance, ma i dati raccolti hanno spinto la Scuderia a decidere di fare un passo indietro. Ovvero di optare per entrambe le monoposto la versione senza sviluppi. Al termine delle qualifiche, Carlos Sainz è riuscito ad agguantare la settima posizione di partenza, mentre Charles Leclerc è rimasto escluso dal Q3 e venendo costretto in undicesima posizione.

"Era chiaro ieri che ci fosse del bouncing con la nuova specifica, per cui abbiamo deciso di tornare alla vecchia"

Ieri abbiamo usato entrambe le versioni sulle due macchine e abbiamo deciso di tornare alla vecchia specifica perché avevamo più saltellamento con quella nuova nelle curve ad alta velocità, ma non sono certo che sia la spiegazione del brutto risultato di oggi” ha dichiarato Frédéric Vasseur ai microfoni di Sky al termine delle qualifiche. “Era chiaro ieri che ci fosse del bouncing con la nuova specifica, per cui abbiamo deciso di tornare a quella vecchia, almeno per questo weekend. Per via della configurazione della pista e il numero di curve veloci era assolutamente sensato farlo. Nel Q2 c’erano nove macchine in un decimo. Nel complesso avevamo messo tutto insieme, ma non siamo ancora nelle condizioni migliori, né sul giro secco né sul passo-gara. Charles ha fatto un errore in curva 3 che gli è costato tre decimi, e quando hai otto macchine in un decimo diventa un po’ difficile. E poi come avete visto c’è stata molta confusione all’uscita della pit lane. Carlos ha fatto un giro d’uscita in lotta con Piastri e Alonso, e non è il modo migliore per preparare le gomme. Stava andando bene fino alla curva 4, poi ha mancato il punto di corda per cinque o sei metri e alla fine non siamo riusciti a mettere tutto insieme, però credo che sia più che altro una questione di operazioni”.

"Non è frustrante avere la Haas davanti a noi"

“Siamo arrivati a un decimo da Russell nel Q2 e poi abbiamo mancato del tutto il Q3. Non avevamo vinto il mondiale dopo Montecarlo e non siamo diventati degli stupidi totali dopo oggi” ha proseguito il team principal. “Dobbiamo cercare di mettere tutto insieme con calma per fare una qualifica fatta bene, pulita, cosa che non siamo riusciti a ottenere oggi. Non dobbiamo trarre delle conclusioni affrettate sul nostro passo e sul nostro potenziale. Non sono sicuro di cosa sceglierei tra pista asciutta e bagnata, però credo che sarà un po’ caotico. E sarebbe anche meglio per noi, magari si presenteranno delle opportunità e dovremo cercare di coglierle a meglio, noi intanto concentriamoci sulle nostre prestazioni senza fare scommesse e azzardi assurdi. Sono contento per Nico e per la Haas, non mi interessa di chi sia davanti a noi perché noi dobbiamo essere davanti a tutti. Anzi, preferisco avere loro davanti, non è frustrante. Non abbiamo fatto un buon lavoro nel complesso oggi e in queste circostanze, quando ci sono otto-dieci macchine così vicine, non puoi commettere errori e questo significa che dobbiamo mettere tutto insieme, dai meccanici agli ingegneri fino ai piloti. Dobbiamo essere tutti perfetti, perché se non è così perdiamo quei due-tre decimi ed è un danno” ha chiosato il francese.

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