F1: penalità Vettel, la Ferrari ritira l'appello. Ma non finisce qui

F1: penalità Vettel, la Ferrari ritira l'appello. Ma non finisce qui
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La Ferrari ha deciso di ritirare l'appello contro la penalità comminata a Sebastian Vettel nel GP del Canada. La Rossa, però, sembra intenzionata ad avvalersi del diritto di revisione previsto dal Codice Sportivo della FIA
14 giugno 2019

La Ferrari non farà ricorso contro la penalità comminata a Sebastian Vettel nel Gran Premio del Canada 2019 di Formula 1: a poche ore dallo scadere del termine per presentare appello, un portavoce della scuderia di Maranello ha annunciato che la Rossa non procederà su questo fronte.

Questo non significa però che la Ferrari si fermi qui: l'intenzione della scuderia di Maranello è quella di avvalersi del diritto di revisione dell'incidente, previsto dal Codice Sportivo Internazionale della FIA qualora emergano degli elementi nuovi non disponibili al momento in cui è stata presa la decisione. 

L'articolo 14.1.1 del Codice Sportivo Internazionale della FIA recita: «Qualora emerga un significativo nuovo elemento non disponibile alla parte che richiede la revisione al momento in cui è occorso l'episodio, a prescindere dal fatto che i commissari si siano già pronunciati o meno, i commissari in questione, o in loro assenza, chi viene designato dalla FIA, devono incontrare la parte coinvolta, per ascoltare spiegazioni rilevanti e per giudicare l'accaduto alla luce dei fatti e degli elementi esposti».

La Ferrari ha 14 giorni di tempo dalla pubblicazione della classifica ufficiale della gara per far valere questa opzione: conti alla mano, dovrà quindi esercitare il proprio diritto di revisione entro la domenica del Gran Premio di Francia. Parte fondamentale della difesa dovrebbe essere la tesi che Vettel abbia agito per motivi di sicurezza, cercando di evitare un incidente.

Sebastian Vettel, lo ricordiamo, è stato penalizzato di cinque secondi per aver chiuso verso le protezioni Lewis Hamilton nel corso del GP del Canada. Vettel, cui sono stati decurtati anche due punti dalla superlicenza per l'incidente, ha così perso la vittoria della corsa, non avendo tagliato il traguardo con un vantaggio su Hamilton sufficiente a sopperire alla sanzione che gli era stata comminata.

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