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A poche ore dal ritorno in pista della Formula 1 ad Austin dopo una lunga pausa autunnale, Autosport lancia una bomba destinata a far discutere. Secondo quanto riporta l'autorevole testata britannica, la FIA avrebbe deciso di prendere provvedimenti immediati a livello procedurale per impedire a una scuderia non meglio identificata di sfruttare un trucchetto per intervenire sull'altezza da terra tra qualifiche e gara, in regime di parco chiuso.
Diversi team avrebbero avuto dei colloqui con la Federazione riguardo a un escamotage che consentirebbe all’avversaria in questione un vantaggio competitivo non indifferente, oltre che vietato dal regolamento. Intervenendo sull’altezza da terra tra qualifiche e gara, infatti, verrebbe meno la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze con poco carico di benzina e quelle con il serbatoio pieno.
Ma da dove nascono questi sospetti? Come da prassi, ogni team tiene d'occhio ciò che fanno gli altri, anche osservando i progetti caricati su un server della Federazione a cui tutte le scuderie hanno accesso. Secondo le analisi della Federazione, il sospetto è che la scuderia incriminata possa aver trovato un escamotage per intervenire sul vassoio all'ingresso del fondo modificando le impostazioni all'interno dell'abitacolo.
Un intervento del genere, dopotutto, passerebbe sostanzialmente inosservato tra le varie operazioni di routine che i meccanici possono perfezionare tra le qualifiche e la gara. Un portavoce della Federazione, interpellato da Autosport sul caso, ha spiegato che sono state introdotte delle modifiche procedurali per evitare che l'altezza da terra possa essere modificata con facilità, eventualmente anche applicando un sigillo alle parti in questione. Una cosa è certa: di questi sospetti si parlerà a lungo nel weekend di gara ad Austin.