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Dopo un inizio da incubo in Bahrain, con il ritiro per via di un problema al volante, Oscar Piastri a Jeddah ha avuto modo di mostrare il proprio talento. Il nono posto del rookie australiano nelle qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita può sembrare poca cosa visto da fuori, ma la verità è che Piastri oggi è stato più forte di una McLaren MCL60 che lascia inevitabilmente ancora a desiderare.
Su una pista che non lascia il minimo spazio agli errori, Piastri ha potuto mettere in mostra le sue qualità da pilota, che diventano più rilevanti nel momento in cui i protagonisti della F1 si trovano a dover accarezzare i muretti, diventando equilibristi sul filo che separa l’impresa dalla figuraccia. E l’esame è stato superato senza mostrare alcuna debolezza, a differenza degli altri due rookie dello schieramento 2023.
Nyck De Vries ha qualche attenuante nella sua eliminazione alla Q1, visto che ha saltato le FP3 per via della sostituzione della power unit sulla sua Alpha Tauti AT04, perdendo tempo prezioso per conoscere meglio una pista su cui non ha mai corso. Logan Sargeant, invece, dopo un tempo cancellato per non aver rispettato i limiti della pista è andato completamente nel pallone, senza riuscire a mantenere la concentrazione necessaria per strappare un biglietto per la Q2.
Ma Piastri ha brillato anche nei confronti del suo compagno di squadra. Lando Norris, solitamente molto efficace sul giro secco, è stato protagonista di un bacio velenoso contro il muretto, che ha interrotto anzitempo la sua Q1. Piastri ha un grande talento, non è un mistero. È un peccato che in condizioni normali la sua MCL60 non può dargli la possibilità di mostrarlo. Ma Oscar, dopotutto, ha il tempo dalla sua.