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Montreal - Sarà il prossimo consiglio mondiale della FIA a ratificare l’accordo che le squadre di F.1 hanno raggiunto a maggioranza sui test per la prossima stagione. Gli unici che hanno votato contro sono Force India e Catheram. In entrambi i casi si capisce poco il perché abbiano detto no visto che la prima ha ancora dei debiti da pagare e la seconda non si sa nemmeno se ce la farà a schierarsi il prossimo anno…
In ogni caso l’accordo raggiunto è il seguente: 12 giorni di test liberi in 3 turni di 4 giorni da fare prima del campionato. Il primo test sarà a gennaio e se il Bahrain sarà la prima gara del mondiale, probabile che sia questa la pista che li ospiterà. Gli altri due turni avverranno a Barcellona e Jerez. Poi, partita la stagione, ci saranno 4 sessioni da 2 giorni da svolgersi dopo i GP europei. A Barcellona (ammesso che si corra in Spagna perché ci sono grossi dubbi su questa gara) dal martedì al mercoledì con in più il giovedì un test di gomme Pirelli fatto da 2 squadre scelte a caso fra le partecipanti alla gara. Dopo Silverstone Germania e Ungheria gli altri test.
Sempre col giovedì riservato alla Pirelli e a 2 squadre a caso che resteranno in loco, facendo provare magari i giovani piloti o i collaudatori. Quindi è passata la proposta Sauber di rimanere sulla stessa pista con gli stessi mezzi già usati per le gare con un notevole risparmio di costi, ma con la possibilità di poter fare tutte quelle operazioni di marketing che di solito non si riesce a fare nei GP. In totale saranno quindi 20 giorni di test liberi, un bel passo in avanti rispetto al passato, ma che alle squadre costeranno qualcosa in più. I budget per il prossimo anno, infatti, con i nuovi motori turbo e le prove, è aumentato del 15% minimo e con la penuria di sponsor non è una bella notizia. Una scuderia di medio livello, infatti, da 100 milioni di euro sta mettendo a bilancio 115-120 milioni per coprire la prossima stagione.
Calendario ricco mi ci ficco
Novità anche per il calendario della prossima stagione. Visti i test liberi, alcune gare saranno più spaziate rispetto a quanto accade ora. Se si dovesse provare a Silverstone, per esempio, è escluso che si possa correre il GP seguente la domenica successiva, come accade quest’anno con la Germania, sette giorni dopo l’Inghilterra. In calendario dovrebbe arrivare Sochi, in Russia e si parla ancora del GP New Jersey, ora gestito da Chris Pook, il quale venuto apposta a Montreal a parlare con Ecclestone per presentare la nuova gestione della gara che al momento è in alto mare.
“Visti i test liberi, alcune gare saranno più spaziate rispetto a quanto accade ora”
Per la cronaca Pook è anche organizzatore di Long Beach per la Cart e prima di F.1, e non è un segreto che Ecclestone voglia tre gare negli USA, ma la logistica delle gare non è vista molto bene dalle squadre che cominciano a patire le corse extra Europa imposte da Ecclestone. Per compensazione dovrebbe saltare la Corea e a rischio è anche la Malesia, quindi due gare in meno in oriente da compensare in altro modo. C’è però il rischio Europa. Spagna non è sicura dopo il flop di quest’anno in cui Ecclestone non ha trovato lo sponsor per la gara, la Germania ha sempre i suoi problemi coi due circuiti e Monza non può sentirsi del tutto sicura anche se ha un contratto firmato.
Non è un mistero che, in caso di problemi monzesi, qualcuno abbia già presentato un piano B a Ecclestone che comprende il Mugello anche se chi gestisce questo impianto non è che abbia fatto salti di gioia: per ospitare la F.1, infatti, sarebbero previsti alcuni ingenti investimenti che al momento si vorrebbe evitare. Dopo il Consiglio Mondiale della FIA, il prossimo 28 giugno, si capirà qualcosa in più, ma con le elezioni federali in corso, se venisse confermato Jean Todt alla presidenza ci sarebbe una continuità politica, se invece dovesse vincere l’inglese Tony Parnell, legato alla cordata Ecclestone, è probabile che possa cambiare qualcosa negli equilibri internazionali.