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In Formula 1 i contratti che legano un pilota ad un team sono frutto di un lavoro giuridico impressionante, minuziosamente dettagliato con vincoli e clausole che farebbero girare la testa a chiunque. Figuriamoci se quello è stato firmato da Max Verstappen nel suo periodo di maggiore gloria. Risale infatti a pochi mesi dopo la vittoria del primo dei tre titoli mondiali il rinnovo dell’olandese con la Red Bull. Ma le cose sono cambiate e non poco. La testa dei Costruttori è stata agguantata dalla McLaren, e il numero #1 di Milton Keynes manca il gradino più alto del podio da ben sette gare, mentre Lando Norris aumenta il pressing su di lui. Tutto è aperto a possibili scenari che fino a qualche mese fa sembravano pura fantascienza.
Max Verstappen è nato e cresciuto nel team austriaco. Con il loro patrocinio, ha debuttato in Formula 1 quando era ancora minorenne, saltando le categorie propedeutiche per mettersi al volante della Toro Rosso. Il suo carattere impetuoso in pista è maturato nel corso degli anni, portandolo alla prima vittoria in Spagna nel 2018 con la Red Bull che ha avuto tutte le conferme necessarie per fare di lui il loro futuro. Dopo una lotta estenuate con Lewis Hamilton nel 2021, fino all’ultima gara di Abu Dhabi, Verstappen si è laureato per la prima volta campione del mondo, replicandosi l’anno successivo dopo un’iniziale lotta con la Ferrari di Charles Leclerc, per poi consacrarsi nel 2023, stagione completamente dominata da lui.
Tuttavia, per questo 2024 la situazione sembra essere completamente diversa rispetto alle aspettative. Il meccanismo perfetto formato da Max Verstappen e la Red Bull con Christian Horner ed Adrian Newey si è rotto. Il progettista più vincente della Formula 1 moderna ha deciso di affrontare nuove sfide accettando l’offerta di Aston Martin, mentre il team principal ha fatto vivere un inizio stagione abbastanza burrascoso alla Red Bull con l’Horner Gate, che lo stava quasi accompagnando alla porta. A mettersi di mezzo anche le parole, frequenti e quasi fuori posto, di Jos Verstappen ed Helmut Marko. Ma il problema principale non è stato questo, ma la monoposto.
Newey prima di andare via ha deciso di stravolgere il progetto della vettura austriaca, andando oltre i confini esplorati fino a quel momento nel nuovo regolamento ad effetto suolo, che si sta avvicinando ormai alla sua fine nel 2026. Questo ha inevitabilmente portato alla convergenza delle prestazioni degli avversari, McLaren in primis che è riuscita a fare un lavoro che permettesse a Lando Norris ed Oscar Piastri di vincere ben quattro Gran Premi in solamente diciassette gare disputate finora. Max Verstappen con questa RB20 non ha mai trovato quel feeling assoluto che aveva invece con la sua antenata e questo lo sta portando a non salire sul gradino più alto del podio da ben sette gare a questa parte. Inevitabile ormai per la Red Bull essere spodestata dal trono dei Costruttori dopo ben due anni di dominio assoluto (dal 15 maggio 2022 al 15 settembre 2024) dal team di Andrea Stella.
A rischio adesso è anche il titolo piloti. Lando Norris non è distante e Max Verstappen deve ringraziare e non poco i suoi diretti avversari che in questo caso sono dei veri e propri alleati. Charles Leclerc ed Oscar Piastri, insieme al duo della Mercedes, Lewis Hamilton e George Russell, stanno strappando via punti preziosi al pilota britannico della McLaren. Senza questo loro aiuto, l’olandese avrebbe potuto perdere già da tempo la testa della classifica Piloti. La situazione, se non dovesse migliorare entro la fine del campionato, potrebbe aprire ad uno scenario che fino a quel mese fa sembrava quasi del tutto assurdo. La possibilità di lasciare la Red Bull per andare in un’altra squadra. Ad attenderlo a braccia aperte c’è Toto Wolff che lo avrebbe voluto in Mercedes già il prossimo anno, ma il contratto firmato dall’olandese non gli consente di dire addio agli austriaci. Ma dal 2025 uno spiraglio potrebbe aprirsi. Complice l’incognita del nuovo regolamento tecnico, con l’addio del binomio perfetto Newey-Honda, che farà posto a Ford, Verstappen potrebbe accettare l’offerta di Wolff. Per farlo, però, dovrà attendere – come spiega la testata svizzera Blick con il giornalista Roger Benoit – i primi appuntamenti della prossima stagione. Se lui dopo tre o cinque Gran Premi non dovesse essere nella top-3 sarà libero di andarsene, mettendo fine alla sua storia d'amore e di dominio con la Red Bull.
Se non dovesse decidere di andare in Mercedes, nessun problema perché Lawrence Stroll lo attende con impazienza con un contratto faraonico che potrebbe far invidia anche a quello firmato da Adrian Newey. Accettando la proposta dell’Aston Martin, Max Verstappen ritroverebbe non solo il suo “progettista di fiducia” che ha realizzato tutte le monoposto da lui guidate, ma anche Honda. Si ricostruirebbe così il dream team che l’ha portato a vincere tre titoli mondiali e lottare attualmente per il terzo. Nel 2026, dunque, tutto potrebbe accadere, ma cosa deciderà di fare papà Stroll? Lasciare a casa suo figlio Lance oppure Fernando Alonso? Il canadese avrebbe le porte aperte nel FIA WEC con il progetto endurance della Valkyrie pronta a debuttare il prossimo anno, partecipando anche alla 24 Ore di Le Mans. Lo spagnolo, invece, potrebbe essere un grande alleato nello sviluppo della nuova generazione di monoposto. Tocca dunque a Lawrence Stroll fare la prima mossa, a cui potrebbe rispondere Toto Wolff, che dovrà poi decidere tra George Russell e Andrea Kimi Antonelli, decantati come il futuro brillante della Mercedes. Palla poi a centro a Max Verstappen e il suo manager Raymond Vermeulen.