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Prima delle prove Andrea Stella, team principal McLaren, l’aveva detto chiaramente: “Tutta sta polemica sulle ali non ha senso, perché la prestazione non dipende da quello e lo dimostreremo”. E’ stato di parola perché Lando Norris ha ottenuto la pole rifilando oltre 2 decimi a Verstappen, risorto con una Red Bull dopo i vari problemi nelle ultime gare.
Chi invece ha buttato tutto in un giro solo è stata la Ferrari. Sainz fuori pista nel giro di lancio e Leclerc col secondo tempo cancellato per aver tagliato la curva numero 2. Risultato, le due rosse partono in quinta fila col 9 e 10 tempo, sempre ammesso che a Sainz non venga sostituito qualcosa fra cambio e motore dopo la gran botta all’ultima curva. E’ stata quindi una sessione di qualifica che ha mostrato il ritorno di Lewis Hamilton, terzo a un soffio da Verstappen, un decimo o poco più, mentre il compagno di team Russell, seppure parta subito dietro, si è sempre lamentato per il bilanciamento e l’aderenza. Una sessione di qualifica che ha visto Hulkenberg sesto dietro a Piastri e Alonso settimo, ovvero davanti ci sono tutti piloti con esperienza e anzianità, come dire che su questa pista la differenza la fa il saper capire dove spingere e dove stare lontani dai muretti. Non è un caso quindi che ci siano sempre gli stessi là davanti, che magari in altre piste patiscono ma dove serve “il mestiere” saltano fuori loro, quelli con centinaia di gran premi alle spalle che dovrebbero essere buoni per la pensione. E invece… invece la gara sarà al solito una maratona dove l’importante è non fare danni.
Il dubbio per la Ferrari, dopo aver visto degli sprazzi positivi, se il passo gara sarà sufficiente per recuperare vista la posizione di partenza infelice, cui si aggiunge una multa di 5 mila euro per aver fatto la pressione alle gomme di Leclerc nella corsia box invece che nel garage, come prevede il regolamento. Una rossa che ha perso Sainz, vincitore l’anno scorso, in un modo strano, perché era l’ultima curva del giro di lancio, quindi le gomme erano già calde, ma lo spagnolo è partito come un razzo contro le protezioni e ha stampato la macchina a muro. Strano per come accaduto e sarà da capire meglio il problema.
Di certo le polemiche della vigilia, i presunti sforamenti delle regole della McLaren, su un regolamento riguardo le ali flessibili che nel caso non esiste ancora e, come ha detto il responsabile della federazione, Nick Tombazis, “era già presente dal Belgio (fine luglio, ndr) ma nessuno se ne è accorto o ha avuto da dire e ribadisco che le McLaren hanno superato tutte le verifiche tecniche e il problema, su cui siamo intervenuti con un chiarimento, riguarda anche quelle squadre che hanno strillato più di altri e che non sono immuni alla interpretazione delle regole”.
Quindi una macchina regolare, quella di Norris e Piastri, e polemiche che nascondono una guerra politica per altri aspetti, ovvero una merce di scambio tipo io tolto l’ala (come ha fatto la McLaren spontaneamente e anche qualcun altro…) e tu togli invece… Ecco, da capire a cosa deve rinunciare qualcun altro. Per adesso basta godersi una bella lotta coi primi del mondiale che giocano una partita importante, con la speranza che le due Ferrari possano ribaltare un sabato da dimenticare.