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Em novo vídeo, Nelson Piquet repete termo racista para se referir a Lewis Hamilton e faz ataque homofóbico ao britânico.
— Metrópoles (@Metropoles) July 1, 2022
Trecho de entrevista gravada em novembro de 2021 foi divulgado pelo site Grande Prêmio na noite desta quinta-feira (30). pic.twitter.com/o76Ge0Snrx
Suo genero Max Verstappen sostiene che Nelson Piquet non sia razzista, pur condannando l'affermazione su Lewis Hamilton che ha messo il tre volte campione del mondo di Formula 1 nei guai. Ma un nuovo video raccolto da Grande Premio dell'intervista rilasciata in un podcast brasiliano nel novembre dello scorso anno non depone a favore della tesi del pilota della Red Bull. Anzi, aggrava la posizione di Piquet. A domanda su Keke Rosberg, Piquet definisce il collega "una merda", per poi passare a parlare di suo figlio Nico, campione del mondo nel 2016. Un risultato che Piquet attribuisce più che altro al fatto che Hamilton, cui si riferisce nuovamente con il termine "ne***tto", si fosse dedicato troppo al sesso con altri uomini durante quella stagione.
Non è la prima volta in cui Piquet utilizza il presunto orientamento sessuale di un pilota come un insulto nei confronti di quest'ultimo. Negli anni Ottanta, aveva alluso all'omosessualità di Ayrton Senna, invitando un giornalista a chiedere al connazionale come mai non gli piacessero le donne. Commenti che sottendono una dose non indifferente di omofobia, ancora più stridenti al giorno d'oggi. Viene difficile credere, peraltro, che Piquet abbia usato il termine "ne***tto" nell'accezione colloquiale usata in Brasile per riferirsi a persone con cui si è in confidenza. Nel video che vi proponiamo Hamilton è l'unico a non essere menzionato per nome. Forse, come suggerisce proprio il sette volte campione del mondo, sarebbe ora di non concedere più a certi esponenti della vecchia guardia un canale attraverso cui esprimersi. Perché di fronte a questi insulti, malcelati sotto forma di battute, non ci sono scusanti che tengano.