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Cambia il circuito, ma la regina no. Dal caldo infernale dell’Hungaroring siamo passati alla capricciosa Spa-Francorchamps, una pista con caratteristiche opposte a quella magiara, ma davanti, nel venerdì di prove libere del Gran Premio del Belgio 2024 di Formula 1, c’è ancora la McLaren. Ormai la forma della MCL38 non stupisce più. Quando una scuderia dà vita a una monoposto versatile, non è questione del singolo tracciato, ma di un’invidiabile forma complessiva, con una costanza che rende la scuderia di Woking una minaccia importante per la Red Bull in ottica costruttori.
Oscar Piastri, fresco della prima vittoria in carriera ottenuta – non senza controversie – in Ungheria, oggi è stato il più costante per quanto riguarda i long run a parità di mescola, la media. Nella simulazione di qualifica a imporsi è stato Lando Norris, che tuttavia ha rivelato dopo le libere di non essersi sentito a suo agio con la propria vettura. Resta da capire se si tratti di un’effettiva difficoltà o se sia tutto nella testa di un pilota che per la prima volta in carriera sta facendo i conti con la pressione schiacciante esercitata da una monoposto vincente.
Se Norris non è soddisfatto, non è un weekend semplice per una Red Bull in cerca di autore. La scuderia di Milton Keynes, come si poteva già evincere ieri in pitlane con la ricomparsa dei “bazooka” del cofano motore, è tornata sui suoi passi, scegliendo di non adottare in Belgio il pacchetto di aggiornamenti visto sulla RB20 in Ungheria. Una scelta, questa, che conferma la sensazione avuta all’Hungaroring, quella di un upgrade volto soprattutto a preservare l’affidabilità con temperature che mettevano a dura prova il fraglie sistema di raffreddamento della monoposto.
Archiviato l’aggiornamento – che è lecito pensare possa tornare in auge in weekend bollenti come quello di Singapore – la Red Bull ha lavorato alla ricerca del miglior equilibrio in vista di un fine settimana sfidante per Max Verstappen, chiamato a una rimonta per via della penalità di dieci posizioni che gli sarà comminata per l’installazione del quinto motore endotermico stagionale. La Red Bull nelle FP1 ha proposto su entrambe le vetture una versione carica dell’ala posteriore, sostituita nelle FP2 sulla sola monoposto di Verstappen con una variante pensata per ridurre il drag e ottimizzare la possibilità di rimontare con il giusto compromesso tra l’agilità in curva e la velocità sul dritto.
Il meteo incerto previsto per il resto del weekend – pioggia domani, in miglioramento domenica – rende ancora più complessa la valutazione del giusto compromesso per una Red Bull le cui debolezze ormai risultano esposte. E volendo essere maligni, viene pure da chiedersi se Sergio Perez rischi comunque di partire dietro a Verstappen pur con la penalità all’olandese ad agevolarlo. Questo in un fine settimana che potrebbe essere cruciale per la sua permanenza nel team, che appare incerta anche se Perez ieri si è detto sicuro che sarà in pista con la Red Bull anche a Zandvoort.
Dal canto suo, la Ferrari, con un’ala leggermente meno scarica rispetto alla McLaren, sembra aver offerto una prestazione incoraggiante, quantomeno se riferita alla concorrente più vicina ultimamente, la Mercedes, su un tracciato su cui la Rossa si aspettava di faticare non poco. La Mercedes, che a Spa ha deliberato un nutrito pacchetto di aggiornamenti, potrebbe avere bisogno di un lavoro di fino in termini di assetto, come spesso capita quando si interviene su questi fronti. Il deficit accusato dalla Mercedes non riguarda singole curve, ma un ampio respiro, e la W15 non sembra generare il grip necessario. Riusciranno i tecnici a trovare la quadra per il resto del weekend?
Lo scopriremo domani, in una giornata in cui le previsioni promettono il solito meteo autunnale delle bizzose Ardenne a fine luglio, con temperature basse e una scorpacciata di pioggia a sparigliare le carte in tavola. Ma in un contesto così capriccioso è difficile fare delle previsioni azzeccate, come dimostra la giornata di oggi, in cui la pioggia attesa non è mai arrivata. È anche questo il fascino di Spa. Misteriosa, inospitale, ma irresistibile.