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Le nubi nere hanno ingolfato la pista di Interlagos a pochi minuti dalla fine delle qualifiche del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1, facendo scendere la notte sul circuito a ore di distanza dall’imbrunire. È bastato questo per porre fine alla lotta sul giro secco in maniera decisamente anticlimatica e consegnare la pole position a un Max Verstappen che non è apparso soddisfatto della sua vettura.
“La mia macchina sembra un canguro”, ha detto Verstappen al paziente Gianpiero Lambiase via radio. Una considerazione, questa, che induce a pensare che la Red Bull RB19 sia di nuovo fuori dalla finestra di utilizzo ideale, con l’altezza da terra aumentata per evitare un consumo eccessivo del plank. Contando che si correrà per 100 km in più causa Sprint, e date le squalifiche di Austin, c’è da pensare che i team possano essere più prudenti.
Con l’imminente arrivo della pioggia a inizio Q3, i più previdenti sono stati coloro che hanno scelto di cogliere il giro prima degli altri. Charles Leclerc, però, pur non essendo uno dei primi a uscire, ha sfruttato sapientemente le sue fantastiche doti sul giro secco per mettere in prima fila la sua Ferrari. Carlos Sainz, invece, è solo ottavo, avendo ottenuto il suo crono quando le condizioni della pista erano già cambiate rispetto a poco prima.
La vera sorpresa delle qualifiche di Interlagos è l’Aston Martin, che monopolizza la seconda fila con Lance Stroll e Fernando Alonso. Chi si stupisce del fatto che Stroll abbia fatto meglio del compagno di squadra si dimentica del feeling che il canadese ha sempre mostrato con le condizioni miste in cui è stata disputata la qualifica. Sembrerebbe un termine improprio, visto che di fatto non ha piovuto che a bandiera rossa sventolata. Ma una comunicazione di Leclerc al suo ingegnere ci fa capire che non è così.
“Sembrava che piovesse, anche se non era così”, ha spiegato Leclerc. Come a dire che le condizioni della pista, sebbene la pioggia si stesse solo avvicinando, erano già in qualche modo simili, anche per via del vento. Poi sarebbe arrivato il buio, con lampi e tuoni. Ma a farsi sentire, domenica, sarà il rombo dei motori. E per l'Aston Martin potrebbe esserci un'occasione per rifarsi delle ultime gare molto difficili, a tutto vantaggio della loro tenuta nel mondiale Costruttori.