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MONZA - Emozionato sul podio, a gustarsi la folla festante (e fischiante contro Hamilton) con la certezza di aver fatto il meglio e di aver dato tutto. Il presidente dell'ACI, ingegner Angelo Sticchi Damiani, si gode questo momento di trionfo a fianco dei protagonisti della corsa. Un anno fa l'annuncio delle trattative, reperire i soldi, convincere Ecclestone e poi Liberty Media, mettere attorno a un tavolo il governo di centro sinistra nazionale e quello di centro destra regionale, convincere tutti a dispetto di tutti, poi alla fine eccolo qua.
Il GP d'Italia è stato un successo di pubblico (hanno dichiarato 185 mila spettatori nel week end con il record di quasi 100 mila la domenica, battuto quello del 2000) avvenimenti collaterali, sfilate, iniziative e l'accordo con ENI per i prossimi tre anni; "E' stato un lavoro di gruppo, molto difficile e complicato, ma direi che lo spettacolo visto oggi a Monza ci ripaga di tante delusioni, amarezze e sacrifici, è stato un successo, un punto di partenza da cui migliorare, ci sono cose che dobbiamo ancora mettere a punto, difficoltà da superare, però la grande festa di pubblico, tifosi, bandiere, tribune gremite, è una soddisfazione davvero molto grande".
Il presidente non replica alle varie accuse di certa parte politica, fa il signore e vola alto. D'altronde è venuto pure il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, a premiare il vincitore Hamilton col vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, sinistra e destra uniti in un unico abbraccio simboleggiato anche dal passaggio della pattuglia delle frecce tricolori: "Speravo in una Ferrari vincente per dare un regalo ai tanti tifosi, sabato con la pioggia sono stati stoici, eccezionali aspettare tutte quelle ore sotto l'acqua. Gente che meritava una gara del genere perché Monza deve restare nel calendario mondiale, Monza è il GP d'Italia, credo che tutti possano e debbano essere orgogliosi del risultato raggiunto".
Oggi, alla prova dei fatti, restano i numeri: 185 mila paganti (veri), tribune gremite, traffico bloccato, eventi mondani, attori, calciatori, soubrette, gente del mondo della moda, presidenti di Case internazionali
Una scommessa vinta, grande abilità politica, capacità di mediazione. Certo, c'è molto da fare, organizzare, mettere a punto. Chi critica l'accordo con ENI che ha parzialmente cambiato nome dimentica che chi ci mette i soldi poteva anche chiamarlo Pippo circuito nazionale invece no. E chi critica il resto trovando sempre da ridire, forse dovrebbe guardarsi allo specchio perché se oggi non va bene è perché ieri qualcosa non ha funzionato. Oggi, alla prova dei fatti, restano i numeri: 185 mila paganti (veri), tribune gremite, traffico bloccato (anche perché a dire il vero il piano viabilità va rivisto in maniera pesante...) eventi mondani, attori, calciatori, soubrette, gente del mondo della moda, presidenti di Case internazionali. A Monza c'erano tutti e Monza lo ha meritato, come lo ha meritato l'Italia quando fa lavoro di gruppo.