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Anche quest’anno Pirelli ha deciso di portare al GP di Monaco gomme Soft e Super Soft. Per scegliere la gomma più appropriata ad ogni singola gara il costruttore di pneumatici milanese tiene conto principalmente di quattro elementi, che determinano il livello di stress e di usura dello pneumatico.
Il primo elemento è la rugosità dell’asfalto. A Monaco per esempio troviamo la pista meno abrasiva della stagione, con velocità medie piuttosto basse e la curva più lenta del Mondiale. Per questi motivi il livello di usura degli pneumatici delle monoposto è molto contenuto.
Il secondo elemento da considerare è il layout del circuito. Ogni tracciato ha infatti caratteristiche peculiari che si traducono in una diversa energia trasmessa allo pneumatico. Frenate più o meno brusche, presenza di curve veloci o lente determinano una quantità di energia longitudinale e laterale scaricata sullo pneumatico. A Monaco vengono molto sollecitati i freni e questo trasmette molto calore alle gomme, che si aggiunge allo stress che deve subire globalmente la struttura.
Il terzo aspetto riguarda naturalmente le condizioni climatiche attese, che incidono sulla temperatura della pista e quindi sul warm up ed anche sul comportamento degli pneumatici in gara.
L’ultimo elemento è invece l’esperienza accumulata negli anni. I dati storici a disposizione ci indicano che le coperture Soft e Super Soft sono la scelta ideale per i confini stretti e tortuosi del Principato, dove le sorti della gara negli ultimi due anni sono state decise non tanto dai sorpassi quanto piuttosto dalle strategie.