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Al termine del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2024, settimo appuntamento stagionale della Formula 1, è misteriosamente scomparso l’iconico scudo raffigurante il cavallino ramparne del team di Maranello di proprietà del Ferrari Club di Caprino Bergamasco. I membri e il presidente del club, Giulio Carissimi, avevano subito denunciato l’accaduto sui social per chiedere aiuto sia all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che i tifosi presenti in pista. Il celebre striscione era stato posizionato nei pressi della Tosa vicino a quello in memoria di Ayrton Senna, tragicamente scomparso ad Imola trent’anni fa, già da giovedì 16 maggio, in una zona interdetta al pubblico, dove solo gli addetti ai lavori avevano accesso.
Il lunedì mattina dopo il Gran Premio i membri del Club si sono recati alla Tosa per recuperare lo scudo che ogni anno viene esposto in occasione delle invasioni di pista di Monza ed Imola, ma non hanno trovato nulla. “Lo scudo Ferrari lo abbiamo creato con l’approvazione del Presidente Montezemolo e ci è costato sacrifici economici, ma lo stesso ci ha gratificato con mille soddisfazioni ad ogni esposizione. Presente a Grenoble per incitare Michael Schumacher e da lui stesso autografato, presente per l’addio alla Presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, presente sempre ad ogni evento di rilevanza e sempre in corsa sotto il podio a Monza, Montecarlo, Barcellona, Mugello ecc. Reca la firma e l’Autografo di moltissimi piloti, da Kimi, Alonso, Felipe Charles ecc. quindi il valore intrinseco dell’oggetto viene in secondo piano, il valore che più ci sta a cuore è l’importanza affettiva che alberga nel cuore degli oltre mille soci del club e dei tifosi. Rassicuriamo tutti i fans che vi sarà sicuramente a breve una replica a costo di ulteriori sacrifici” si legge nel sentito appello social del Ferrari Club di Caprino Bergamasco.
Ad una settima di distanza dal misfatto, il mistero è stato finalmente risolto con grande gioia da parte del Club che, sempre tramite Instagram, ha annunciato il ritrovamento dello Scudo. “I miracoli a volte avvengono, quando meno te lo aspetti, quando la delusione e lo scoraggiamento han preso il sopravvento sulla ragionevolezza, ma che però il cuore e le sensazioni ti dicono il contrario. Una telefonata da Imola ti cambia l'umore, e la gioia immensa ti porta a versare lacrime e la commozione ti pervade fino all'ultima cellula. La causa di tutto questo è il ritrovamento del nostro scudo, miracolosamente ritrovato. Non vogliamo pensare ad altro se non a ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicino, giusto per citarne uno, il Presidente Luca Cordero di Montezemolo”. Dunque, tutto bene quel finisce bene, tutto tornato al proprio posto in attesa della prossimo esposizione del gigantesco vessillo in occasione del prossimo Gran Premio dove il Club sarà presente in autodromo, ma soprattutto di essere sventolato dai Tifosi nell’invasione di pista dell’appuntamento di casa a Monza.