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Le polemiche sul caso mini-DRS tornano a tenere banco nel paddock di Formula 1. La FIA, per arginare ogni tipo di soluzione al di fuori del regolamento tecnico, ha deciso di agire già al Gran Premio della Cina 2025, secondo appuntamento stagionale, dopo le prove raccolte in Australia andando ad inasprire i test per la misurazione della flessione dell’ala posteriore.
Il regolamento tecnico, giunto al suo ultimo anno dato il debutto del prossimo del 2026, è stato studiato in lungo e in largo dai team di Formula 1. Per cercare di ricavare ogni minimo vantaggio sugli avversari, le squadra hanno già iniziato nel 2024 a sfruttare delle zone grigie del regolamento. A fare il lavoro migliore è stata la McLaren che ha sfruttato a proprio vantaggio l’aeroelasticità delle ali, sia anteriori che posteriori, andando a migliorare il bilanciamento della propria vettura e traendone vantaggio. Tuttavia, dopo un’approfondita analisi, la FIA ha deciso di intervenire promulgando una nuova direttiva sulla flessibilità delle ali posteriori già dal primo appuntamento in Australia. Per le anteriori, invece, ha deciso di rimandare al Gran Premio di Spagna di fine maggio, quando sono previsti i primi aggiornamenti alle vetture, per permettere ai team di omologarsi alle nuove indicazioni senza sforare il badget cap.
Ma per evedere un inasprimento non bisognerà attendere oltre dato che la FIA ha annunciato già per il Gran Premio della Cina, che sarà disputato questo weekend, dei controlli più severi sulla flessibilità dell’ala posteriore. Prima di mandare tale comunicazione dei team, la Federazione ha svolto un lavoro di investigazione in Australia montando delle telecamere, molto più dettagliate rispetto a quelle utilizzate per le riprese televisive, per analizzare la flessibilità di alcuni elementi dell’ala. La decisione della FIA non è ovviamente campata in aria in quanto, già nel test prestagionali in Bahrain, alcune squadre avevano esplicitato i loro scetticismi, Red Bull in particolare con Pierre Waché, riguardo al comportamento dell’alettone posteriore di McLaren e Ferrari.
Dopo aver esaminato le prove raccolte in Australia, la FIA ha dunque deciso di inasprire ulteriormente le regole dell'ala posteriore per la Cina, ritenendo che i team potessero ancora sfruttare la flessione dell'ala più del previsto. E’ stata così ridotta da 2 mm a 0,5 mm l'ampiezza massima della fessura tra il main plane e il flap dell'ala posteriore, noto come “slot gap”, quando sottoposto a 75 kg di carico verticale. “Abbiamo chiesto ai team di utilizzare delle telecamere durante le sessioni di prove libere per monitorare le deformazioni in pista mostrate dalle vetture durante il Gran Premio d'Australia – si legge nel comunicato diffuso dalla Federazione - Dopo aver analizzato i filmati delle deformazioni dell'ala posteriore e le deformazioni statiche misurate all'interno del garage FIA di Melbourne, la FIA ha concluso che esistono motivi sufficienti per introdurre un test più severo sull'ala posteriore superiore a partire dal prossimo Gran Premio di Cina”.
“In particolare, l'articolo 3.15.17, introdotto nel 2025, stabilisce che, se 75 kg di carico verticale vengono applicati a una delle due estremità del mainplane dell’ala posteriore, la distanza tra il mainplane e il flap (nota anche come "slot gap") non deve variare di oltre 2 mm. A partire dal prossimo GP di Shanghai, questo limite sarà ridotto a 0,5 mm”, prosegue il comunicato. Dato il poco preavviso alle squadre, avvisate solamente nella mattinata australiana di lunedì, al limite di 0,5 mm imposto per Shanghai verrà aggiunta una tolleranza di 0,25 mm. La FIA ha voluto specificare che nel weekend del GP d’Australia tutte le monoposto hanno superato i controlli risultando in regola.