F1. Mini-DRS, giallo nel box Williams in Cina. FIA: "Non hanno presentato le immagini delle telecamere", multa da 50.000 euro

F1. Mini-DRS, giallo nel box Williams in Cina. FIA: "Non hanno presentato le immagini delle telecamere", multa da 50.000 euro
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La FIA ha richiamato la Williams per non aver presentato le immagini delle telecamere applicate alle FW47 per controllare la flessibilità delle ali anteriori e posteriori, ma cosa rischiano?
21 marzo 2025

Aggiornamento - Il team Williams è stato multato di 50.000 euro per non aver fornito agli steward i file video delle proprie auto entro un lasso di tempo specifico durante il venerdì del weekend del Gran Premio di Cina.

 Gli steward hanno notato che la Williams "non ha fornito i file video registrati dalle telecamere wireless rivolte in avanti e all'indietro nei tempi specificati", arrivando a comminare alla squadra britannica una multa di 50.000 €, di cui 40.000 € sospesi fino al 31 dicembre 2025. A causa di un apparente malinteso, la squadra di Grove non ha fornito i file video, sebbene gli steward abbiano osservato che "non vi era alcun indizio che le ali non fossero conformi ai requisiti di flessibilità della carrozzeria previsti dal Regolamento Tecnico".

 

La prima giornata in pista allo Shangai International Circuit, sede del secondo appuntamento stagionale della Formula 1, il Gran Premio della Cina 2025, non si è ancora conclusa. Infatti, la Williams è stata protagonista di una negligenza che potrebbe portare alla squalifica di Alexander Albon e Carlos Sainz.

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Il weekend di gara a Shanghai ha visto il debutto dell’inasprimento dei test della Federazione riguardo alla flessibilità delle ali posteriori delle monoposto per arginare il fenomeno del “mini-DRS”. Dopo aver esaminato con attenzione le immagini degli alettoni nel corso dell’appuntamento australiano, oltre alle accuse mosse a McLaren e Ferrari da parte del direttore tecnico della Red Bull, Pierre Waché, la FIA ha deciso di restringere ulteriormente i controlli. Già a partire dal Gran Premio della Cina, infatti, la Federazione ha annunciato dei controlli più severi sulla flessibilità dell’ala posteriore, riducendo da 2 mm a 0,5 mm l'ampiezza massima della fessura tra il main plane e il flap dell'ala posteriore, noto come “slot gap”, quando sottoposto a 75 kg di carico verticale. Dato il poco preavviso dato alle squadre, al limite di 0,5 mm imposto per Shanghai verrà aggiunta una tolleranza di 0,25 mm.

Tuttavia, la FIA ha comunicato che la Williams non ha consegnato ai commissari di gara le immagini delle telecamere montate sulle vetture per monitorare il rispetto delle normative riguardo l’eccessiva flessibilità delle ali notata in Australia. “La Williams non ha consegnato le immagini entro i 60 minuti dalla conclusione delle Prove Libere e dunque alla luce di questo dato di fatto lo segnalo ai Commissari per eventuali provvedimenti” si legge nel comunicato diffuso dalla FIA a firma di Jo Bauer. Per capire se ci saranno ripercussioni sul team di Grove bisognerà attendere questa notte quando, alle 08:30 fuso orario cinese, James Vowles parlerà con i commissari di gara per fornire loro spiegazioni.

Cosa rischiano Sainz ed Albon?

Con le presunte violazioni che riguardano gli articoli 3.2.2 e 3.15.16 del regolamento tecnico, il nono posto di Alexander Albon e il tredicesimo di Carlos Sainz al termine delle qualifiche della Sprint potrebbero essere a rischio. Infatti, essendo questa la prima violazione ad essere indagata dalla FIA mentre monitora la flessione delle ali, non è ben chiaro come si muoveranno i commissari di gara in merito. Qualora James Vowles, secondo quanto riportato da Racingnews365, dovesse giustificare in maniera esaustiva il mancato invio delle immagini, la Federazione potrebbe procedere da un “nessuna ulteriore azione”, altrimenti potrebbe prendere in considerazione penalità più gravi, fino alla squalifica dalle qualifiche Sprint.

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