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La versione della Mercedes W13 scesa per la prima volta in pista ieri in Bahrain ha inevitabilmente attirato l'attenzione della concorrenza, data l'aggressività della filosofia adottata dalla scuderia di Brackley. La Ferrari non fa eccezione, e Mattia Binotto, team principal della Rossa, ha spiegato la soluzione più controversa della Stella a tre punte, a suo avviso. Fatta la debita premessa che la Mercedes W13 è passata attraverso i processi di approvazione della FIA, e che sarebbe "sorpreso se ci fosse qualcosa di illegale", Binotto ha dichiarato ad Auto Motor und Sport che "gli specchietti mi hanno sorpreso". "Dovremo discuterne. Sembrano delle astronavi, così".
Non stupisce che Binotto sia andato a parare sugli specchietti, visto che la Ferrari, nel 2018, si vide vietare gli specchietti posizionati sulla struttura dell'Halo. Un provvedimento, questo, basato sul fatto che, da regolamento, gli specchietti non possono fare da struttura aerodinamica. Esattamente quello che accade con la struttura degli specchietti proposta da Mercedes. Posizionati sopra la carenatura ad ala che copre il cono antintrusione, gli specchietti, con la stessa ala, perseguono uno scopo aerodinamico. Minuzie, nell'economia di un progetto come quello della Mercedes. Ma pur sempre motivo di contendere, come spesso capita in F1.
Ha collaborato al pezzo Gabriele Pirovano, autore dei disegni