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La sentenza di ieri sera sull'incidente fra Max Verstappen e Lewis Hamilton a Silverstone, non placa le polemiche fra Red Bull e Mercedes. Infatti oggi Toto Wolff e Christian Horner sono stati protagonisti di un nuovo ruond, che fa capire come il rapporto fra le due squadre negli scorsi anni sempre alleate, si sia rotto defintivamente.
Ad aprire l'ennessimo botta e risposta in queste settimane, è stato Toto Wolff con una dichiarazione a Sky Sports in cui ha accusato la Red Bull, di aver messo in discussione la correttezza e professionalità di Lewis Hamilton, e di essere anche la responsabile degli attacchi sui social dopo il Gran Premio di Gran Bretagna.
"Penso che i commenti che sono stati fatti, sicuramente per l'emotività, siano stati diretti contro un sette volte campione del mondo. Parole come 'da principiante' non dovrebbero avere posto e hanno scatenato una valanga di commenti sui social media, tante polemiche, aggiunto ulteriore polarizzazione. Penso che come sport dovremmo fare il contrario. Dovremmo disinnescare queste cose".
Non è tardata ad arrivare la risposta di Christian Horner, il quale in conferenza stampa pur affermando di non aver cambiato idea, nega che la Red Bull abbia voluto attaccare Lewis Hamilton.
"Per sperare di fare la curva Hamilton doveva frenare almeno 23 metri prima. È nostro dovere non lasciare nulla di intentato in uno sport dove ogni guadagno minimo può fare la differenza.
Non c'è mai stato di nulla di personale, relativamente a un singolo pilota. Si tratta degli eventi che sono accaduti e la competizione tra due ragazzi, niente di personale verso un qualsiasi pilota. Se l'episodio fosse stato con un qualsiasi altro pilota la reazione sarebbe stata identica. Sono rimasto un po' sorpreso dei commenti Mercedes. Ora chiudiamo questo capitolo e andiamo avanti"