F1. Mercedes, sacrificare il 2025 per il prossimo regolamento tecnico? Toto Wolff non ci pensa proprio

F1. Mercedes, sacrificare il 2025 per il prossimo regolamento tecnico? Toto Wolff non ci pensa proprio
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La stagione sta per volgere al termine e solamente un anno ci separa dalla fine dell'era ad effetto suolo della Formula 1, di cui la Mercedes non è mai riuscita a trovare la giusta interpretazione. Dato che il nuovo regolamento tecnico debutterà nel 2026, non avrebbe più senso per loro sacrificare il 2025 in attesa del futuro? Assolutamente no, ed ecco la spiegazione di Toto Wolff
8 ottobre 2024

La stagione 2024 sia avvia verso il termine con la parte finale che toccherà i paesi americani, Texas, Messico, Brasile e Las Vegas, per poi concludersi in Medio Oriente con il Qatar ed Abu Dhabi a mettere la firma definitiva. Non solo, con la bandiera a scacchi dell’ultimo Gran Premio, inizierà il countdown che ci accompagnerà all’ultimo campionato di Formula 1 con le monoposto ad effetto suolo. I team dovranno dunque, oltre a seguire il programma di sviluppo 2025, lavorare alla progettazione delle vetture del nuovo regolamento tecnico che debutterà nel 2026. Sacrificare la prossima stagione per la prossima era della F1? Assolutamente no, parola di Toto Wolff.

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L’era ad effetto suolo della Mercedes è stata più complicata del previsto. Dopo anni di dominio con turbo ibrido, il team delle frecce argento ha dovuto fare i conti con una monoposto non all’altezza delle aspettative, soprattutto nel 2022, lasciando Lewis Hamilton e George Russell al di fuori della lotta, osservando Red Bull e Ferrari spartirsi podi e vittorie, in attesa di una McLaren in ascesa di prestazioni. Fin dal principio di questa nuova era, la squadra di Toto Wolff ha dunque dovuto fare i conti con una nuova triste realtà, che non li vedeva più come il team da battere, a cui tutti prendevano aspirazione, anzi. Andando controcorrente con la filosofia senza pance, la vettura non ha permesso loro di esprimere il potenziale, focalizzando l’attenzione su come risolvere il risolvibile, e non trovando soluzioni alternative per il futuro. Se nel 2022 avevano completamente perso la bussola, dal 2023 hanno iniziato a comprendere meglio il regolamento tecnico, fino a trovare una apparente chiave di volta nel 2024.

Nella prima parte di questa stagione, infatti, sia George Russell che Lewis Hamilton sono riusciti non solo a salire sul podio, ma anche a vincere più di un Gran Premio, mostrandosi sempre sul pezzo e pronti a prendersi il premio più grande qualora uno tra Max Verstappen o Lando Norris avesse cannato, come accaduto ad esempio in Austria. Tuttavia, la soluzione trovata dalla squadra di James Allison ha avuto vita breve. Infatti, tornati dalla pausa estiva, la Mercedes ha avuto nuovamente dovuto fare i conti con l’essere la quarta forza in pista. Un crollo di prestazioni che in realtà non è nient’altro che un alternarsi tra i vari top team che, complici piste favorevoli e variabili come il meteo, sono riusciti a mettersi più in mostra rispetto ad altri. Nonostante questa altalena, possiamo dire che la Mercedes non abbia ancora trovato la vera e propria soluzione che li porti a dominare in questa era ad affetto suolo, che sta ormai per volgersi al termine.

Arriva dunque una domanda piuttosto lecita. Se attualmente la McLaren sta dominando in qualsiasi circostanza, la Red Bull fatica ma Max Verstappen la mantiene a galla e la Ferrari dal rientro è tornata competitiva come ad inizio anno, non avrebbe più senso per Toto Wolff e compagni decidere di sacrificare il 2025 per focalizzarsi sul prossimo regolamento tecnico? La risposta del team principal della Mercedes è stata assolutamente chiara. No, continuando a lavorare agli attuali progetti fino alla fine, lottando per la vittoria sempre e comunque. “Questo è il nocciolo della questione di ogni anno, soprattutto se poi si ha un cambio regolamentare così grande. Compromettere un anno per quello successivo? Per rispondere voglio riprendere un motto di Niki Lauda che diceva ‘Preferiresti vincere quest’anno oppure il prossimo? Ovviamente entrambi’. A volte è meno complesso di quanto si pensi” ha spiegato il tedesco ad Autosport.

Probabilmente la transizione delle persone e delle capacità nei regolamenti del 2026 avverrà un po’ prima di quanto non sarebbe sotto i regolamenti stabili, ma non cambierà quelle che sono le regole del gioco – ha proseguito Wolff – Nessuno spegnerà le monoposto a gennaio, a meno che tu non sia già arrivato all’obiettivo o non ci siano più speranze. Ma non c’è niente da guadagnare, perché tra la decima e la settima posizione non fa comunque la differenza per noi. Stiamo continuando a lottare per vittorie e podi, e non possiamo mettere da parte questo obiettivo. Questa variazione nelle prestazioni da gara a gara è molto difficile da calcolare perché quella che può apparire una vettura invariata potrebbe passare dal vincere a chiudere sesta” ha spiegato il team principal della Mercedes.

L’unica squadra che non è vittima di questo è la McLaren che penso abbia una base molto solida e una finestra meno stretta rispetto a tutti quanti gli altri. Per questo riescono a mantenere le prestazioni stabili. Noi, invece, rimbalziamo tra l’esuberanza e la depressione. Prima della pausa estiva tutti avevano tolto la Ferrari dai giochi, adesso invece sono tornati ad essere forti. Noi l’esatto opposto perché prima delle vacanze era la Mercedes a guidare, chiaramente oggi non è più così. Quindi è così intricato identificare quelli che sono i fattori che fanno variare così tanto le prestazioni, anche i più intelligenti non riescono a capirlo e sono persi. Prima sapevamo cosa ci permettesse di essere forti, da dove estraevamo quelle performance; invece, adesso non ne siamo più così tanto sicuri. Anche aggiungendo più carico aerodinamico come fanno gli avversari, non è detto che per noi questo si traduca in un tempo migliore sul giro. Questa non sarà sicuramente una notizia sensazionale, ma l’interazione tra pista, temperature, pneumatici, balance, aerodinamica e istinto del pilota, ha così tante variabili, dove anche un solo fattore fuori posto ti fa peggiorare rapidamente” ha ammesso Wolff.

Ad inizio anno ci siamo prefissati un obiettivo ed era vincere. Ne abbiamo vinte tre e due erano tutte di merito nostro [Silverstone e Spa, Austria per i DNF di Norris e Verstappen]. Quindi possiamo dire che, da un certo punto di vista, abbiamo soddisfatto le nostre aspettative. Ma se valutiamo l’intera stagione, no, non lo siamo. I valori sono molto ravvicinati tra le prime quattro squadre. Sfortunatamente, a causa di prestazioni non ottime e DNF, ci troviamo ora in una posizione nel campionato costruttori che non ci piace” ha chiosato Wolff.

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