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“Non stiamo cercando nessuna caratteristica in particolare per la nostra monoposto in realtà perché quando sviluppi non hai il controllo completo fin quando non hai finito. Cerchiamo solamente di avere del downforce per aumentare la velocità” ha esordito Andrew Shovlin, direttore tecnico della Mercedes, al Gran Premio del Belgio 2024, quattordicesimo appuntamento stagionale della Formula 1.
“Vedremo cosa accadrà qui a Spa, ma al momento crediamo che ci aiuterà a fare un ulteriore step in avanti, nella giusta direzione. Il livello attuale dei team è veramente alto al momento e questo è un indizio di come le organizzazioni stiano lavorando perché per avere successo in Formula 1 è tutto merito del saper imparare e delle idee, cosa in cui adesso siamo riusciti veramente essendo al terzo anno di questo regolamento. Abbiamo finalmente trovato una correlazione tra le novità, gli aggiornamenti e le nostre aspettative dopo i test in pista e in galleria del vento” ha proseguito Shovlin.
“Abbiamo sempre saputo che questa vettura sarebbe diventata veloce un giorno, dovevamo solamente essere in grado di fare quello step in avanti in questa prima parte di stagione. Non è merito di un singolo aggiornamento ma di molte cose che abbiamo fatto e provato per risolvere i problemi che abbiamo avuto. Non siamo sorpresi di non essere stati veloci all’inizio ma eravamo convinti che la macchina fosse buona, che le fondamenta fossero quelle giuste per trovare la performance necessaria per vincere. Abbiamo fatto piccole modifiche che hanno però modificato tutto l’assetto della W15. Motivo per cui è giusto dire che Lewis Hamilton faticasse di più rispetto a George Russell con il set-up. Dipende molto dallo stile di guida che si deve poi abbinare all’utilizzo delle gomme. Cerchi di trovare un set-up che vada bene ad entrambi i piloti ma è quasi impossibile. Una volta che hai la giusta finestra, le cose diventano più semplici anche perché iniziano a studiare a vicenda cosa l’altro fa per cercare di guadagnare”.
“Su piste come Silverstone abbiamo avuto un posteriore molto stabile, mentre in Austria e in Ungheria abbiamo avuto dei problemi, anche perché abbiamo cercato di mettere più temperatura sugli pneumatici rispetto agli altri. Noi sappiamo che dobbiamo lavorare in questa area e i nostri piani per migliorare sono già iniziati, ma non sarà un singolo aggiornamento aerodinamico risolvere, ma più sviluppi ci permetteranno di raggiungere dei risultati positivi. Gli ultimi appuntamenti ci dicono che possiamo lottare con McLaren quando siamo su piste molto calde. Con tutti di dati che stiamo raccogliendo, stiamo cercando di capire al meglio quanto downforce stiamo generando e quanto bouncing produce”.
“La FIA non ci ha detto molto sulla flessibilità delle nostre ali anteriori perché anche altre vetture sono oggetto di test e il nostro progetto è stato realizzato per passarlo. Stanno facendo solamente un’attività di collezione di dati perché, secondo me, stanno cercando di capire come si stia comportando l’intera griglia in termini di rigidità e flessibilità in pista. Noi li aiuteremo e vedremo cosa accadrà in futuro. Non siamo preoccupati al riguardo” ha chiosato il direttore tecnico della Mercedes.