F1. Mercedes, Kimi Antonelli: "Ho scelto il n.12 per Senna. La prima volta nel paddock? Mio padre mi ha nascosto tra le gomme"

F1. Mercedes, Kimi Antonelli: "Ho scelto il n.12 per Senna. La prima volta nel paddock? Mio padre mi ha nascosto tra le gomme"
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Andrea Kimi Antonelli, prossimo al debutto in F1 con Mercedes, ha raccontato la sua prima volta nel paddock e perché ha scelto il 12 come numero di corsa
5 febbraio 2025

Due settimane ci separano dal primo evento della stagione 2025. Il 18 febbraio, infatti, verranno presentate tutte le livree delle monoposto di Formula 1. Poi sarà tempo di iniziare a fare sul serio quando i team voleranno in Bahrain a fine febbraio per i test prestagionali che precedono il primo appuntamento, il Gran Premio d’Australia. E sulla pista di Melbourne avverrà il debutto ufficiale di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes.

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Piano piano il volto del bolognese sta diventato noto all’interno del paddock di Formula 1. Membro dell’Academy del team di Brackley, Kimi Antonelli ha spesso seguito Toto Wolff in giro per il mondo per familiarizzare con il “mondo dei grandi”, su quali sono le dinamiche all’interno della Mercedes. Ma solamente con l’annuncio della sua partecipazione allo scorso mondiale di Formula 2 con Prema e l’addio di Lewis Hamilton, la sua presenza nei box ha assunto un significato diverso. La conferma che il passaggio verso la Formula 1 stesse diventando realtà, a 18 anni appena compiuti, è arrivata solamente ad inizio settembre, quando Toto Wolff ha confermato l’ingaggio di Antonelli al fianco di George Russell in Mercedes per il 2025 dopo il debutto nelle FP1 del Gran Premio di Monza.

Ma per il pilota italiano il paddock si potrebbe dire che sia veramente la sua seconda casa. Infatti, fin da piccolissimo, oltre ai suoi impegni con i kart prima e le monoposto poi, Kimi ha sempre seguito il padre, Marco Antonelli, pilota automobilistico e proprietario dell’AKM Motorsport, in giro per le piste del mondo. “Era Hockenheim nel 2014. Non potevo entrare nel paddock perché ero troppo piccolo, avevo solamente sette anni – ha raccontato Kimi - Mio padre, che correva nella Porsche Supercup, decise di nascondermi dentro una pila di pneumatici e di farmi passare su un carrello. Ci mettemmo un ombrello sopra per rendermi ancora più difficile da vedere! Sono riuscito a passare e ad entrare nella corsia box, e l'amico di mio padre mi ha procurato un pass. Ho dato un'occhiata in giro per un'ora ed è stata un'esperienza fantastica; adesso ridiamo sempre di questa storia”.

Kimi scegli il n.12 e il merito è di Ayrton Senna

Nonostante la sua giovanissima età, anche Andrea Kimi Antonelli è rimasto folgorato dal talento di Ayrton Senna, pilota cui si sente molto legato. “Mi sono appassionato veramente tanto quando ho visto i video di Senna – ha proseguito l’italiano in un’intervista a Mercedes – da bambino guardavo tutti i DVD delle stagioni dagli anni ’80 al 2000. E in uno di questi ricordo di aver visto Ayrton, che mi è rimasto davvero impresso. So che non sono stato abbastanza fortunato da vederlo gareggiare, ma quando ho guardato tutti quei video ho iniziato a realizzare tutte le gare incredibili che ha fatto. Ho guardato il documentario e anche la serie uscita di recente. È il mio idolo sia per chi era sia fuori che dentro la pista. Un pilota incredibile, ma anche una grande persona. Mi ha ispirato e sarebbe fantastico realizzare anche solo una piccola parte di ciò che ha fatto lui nella mia carriera”.

Un’ammirazione nei confronti del pilota verdeoro talmente forte che Kimi ha deciso il #12 come numero di corsa per la sua carriera di Formula 1. “E’ merito di Ayrton” ha dichiarato il diciottenne, e in effetti Senna ha corso con il numero 12 per tre stagioni, tra il 1985 e il 1987, quando era con Lotus, lo stesso utilizzato per la sua primissima vittoria in F1 in Portogallo nel 1985. “Ma è anche il numero che ho usato per la prima volta nelle monoposto – ha proseguito Kimi - Dalla F4 ho iniziato a usare subito il 12 ed ha funzionato piuttosto bene con quel numero. Spero di poter continuare così in F1”. Infatti, quando ha vinto i titoli di Formula 4 italiana e tedesca nel 2022 aveva proprio quel numero, così come nei campionati Formula Regional in Europa e Medio Oriente un anno dopo. “Avevo 12 anni quando ho aderito al programma junior della Mercedes, quindi c'è anche quello” ha concluso.

Imola e Mugello posto speciale nel cuore di Antonelli, ma...

Come detto in precedenza, per Kimi le piste, soprattutto quelle in giro per l’Europa, sono state una sorta di seconda casa seguendo il padre e il team di famiglia. Ma quale l’ha colpito più di altre? “Mi piacciono molto Imola e Mugello, sono entrambi circuiti fantastici. Imola dista circa 30 minuti da casa mia, mentre il Mugello circa 50 minuti. Mi sono innamorato anche di Silverstone la prima volta che ci ho guidato. Passare per Maggotts, Becketts, Chapel e Stowe è stato incredibile in una macchina di F1, mi ha lasciato senza parole. Monaco è un altro posto in cui mi sono divertito molto l'anno scorso in F2. La concentrazione di cui hai bisogno, specialmente su quel ritmo sul giro singolo, è incredibile” ha chiosato Antonelli.

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