F1, mercato: Hamilton resta in Mercedes, Ferrari ancora dubbi

Lewis Hamilton sta per rinnovare con la Mercedes. Si è capito da alcune mezze frasi dette da Lauda, per cui mancano solo alcuni particolari, ma il grosso dell'intesa, fino al 2021, è vicina. La cifra di tutto rispetto, ma in linea con quanto guadagnano ora: ovvero 35 milioni all'anno più eventuali bonus, il che porta il tutto a 105 milioni di euro che potrebbero diventare 120 con i vari bonus vittoria e iniziative varie. Per il secondo pilota Bottas è in prima fila, ma fino a quando la Ferrari non definisce, la posizione del finlandese non è ancora definita.

Parlando di Ferrari, la voce di Raikkonen che ha annunciato il ritiro è priva di fondamento. Infatti Kimi sta discutendo l'ennesimo rinnovo di contratto di un anno a 8,5 milioni di euro. La sua posizione è supportata da Vettel (ovvio...) e Arrivabene, che manterrebbero la squadra attuale. In fondo Kimi non ha rotto le scatole, ha subito le voglie di Vettel e a volte cava di impaccio il team trovando subito le soluzioni giuste, segno che non è bollito come qualcuno crede.

C'è poi sul tavolo l'opzione Ricciardo, ancora valida nonostante qualcuno abbia messo in giro la voce che abbia chiesto troppi soldi. Infatti i soldi sarebbero gli stessi presi in Red Bull (20 milioni di euro) e a fine giugno avrebbe dovuto avere una risposta, ma dalla Ferrari silenzio totale. Infine l'opzione Leclerc, voluta da Arrivabene e da chi segue FDA in Ferrari, perché sarebbe un bel segnale per i giovani della scuola, ma osteggiata da Vettel che non vuole al fianco un ragazzo che oltre a spingere forte non ha esperienza per portare il team a livello mondiale.

Insomma, Sebastian non è scemo e sa che con Ricciardo rischierebbe di non essere più la prima guida, mentre con Leclerc non avrebbe quel supporto che invece Raikkonen offre. Questa la situazione attuale, confermata da tutti gli interessati. Se Raikkonen non dovesse firmare ancora con la Ferrari, sarebbe pronto a valutare un altro paio d'anni di contratto con squadre che possano garantirgli cifre simili (da 5 a 8 milioni di euro all'anno) e solo nel caso non ci fossero, allora sarebbe pronto al ritiro. Suo malgrado.