F1, McLaren vicina alla separazione da Honda?

F1, McLaren vicina alla separazione da Honda?
Pubblicità
Dopo poco più di due stagioni, il rapporto tra McLaren e Honda potrebbe essere vicino al capolinea: ecco gli scenari possibili
17 marzo 2017

La McLaren è stata la scuderia più deludente nei test a Barcellona: vessati dai problemi alla power unit Honda, i due alfieri della scuderia di Woking, Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne, hanno percorso un numero di chilometri al volante della MCL32 nettamente inferiore rispetto alla distanza coperta dagli altri team.

Il confronto con la Mercedes è impietoso: 425 km macinati contro i 1096 della scuderia di Brackley. Alla scarsa affidabilità della monoposto si è accompagnato anche un calo della potenza rispetto allo scorso anno, un fattore che ha contribuito al distacco notevole accusato nei confronti dei top team nella classifica dei tempi migliori dei test.

Alla luce di questi risultati, decisamente non all'altezza del blasone della McLaren, la scuderia di Woking starebbe pensando al divorzio da Honda: queste le indiscrezioni che stanno circolando nelle ultime ore. Il rinnovato sodalizio tra il team britannico e la casa nipponica, dunque, potrebbe giungere al capolinea dopo poco più di due stagioni. Molto dipenderà dai margini di manovra contrattuali della McLaren: si vocifera che l'accordo sottoscritto con Honda nel 2014 sia a lunghissimo termine - 10 anni - e la rescissione del contratto potrebbe prevedere penali salate.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Se il divorzio tra McLaren e Honda dovesse effettivamente consumarsi, quali potrebbero essere gli scenari possibili? L'opzione più allettante sarebbe il ritorno ai propulsori Mercedes, con cui la McLaren ha ottenuto l'ultimo alloro costruttori, nel 1998. Con l'addio alla Formula 1 della Manor, team cliente della casa di Stoccarda, la Mercedes avrebbe un potenziale slot libero che permetterebbe alla McLaren di fare un salto di qualità considerevole.

Se così non fosse, la McLaren potrebbe trovarsi a dover optare per la power unit Renault, dimostratasi meno performante e meno affidabile rispetto a quella della casa di Stoccarda. Un'altra ipotesi, remota ma suggestiva, è l'adozione del motore Ferrari, marchiato però Alfa Romeo. Non sarebbe la prima volta nella storia della scuderia di Woking: agli albori del team, nel 1970, la M14D guidata dal nostro Andrea De Adamich, arancione come quella di oggi, montava proprio un motore della casa del Biscione. 

Quello che è certo è che, allo stato attuale delle cose, la McLaren rischia di trovarsi in fondo allo schieramento nella stagione che si appresta a cominciare. Se la scuderia di Woking dovesse concludere il 2017 nelle parti basse della classifica costruttori, si troverebbe ad affrontare difficoltà finanziarie causate dalla diminuzione degli introiti derivanti dalla posizione ottenuta nel mondiale. Non bisogna poi dimenticare che la McLaren è alla ricerca di uno sponsor principale per il 2018. La situazione, quindi, è tutt'altro che rosea. 

Pubblicità