F1. McLaren e la vittoria made in Italy, Ferrari e il sogno infranto all'ultima curva in stile Rush: questo il GP di Abu Dhabi 2024

F1. McLaren e la vittoria made in Italy, Ferrari e il sogno infranto all'ultima curva in stile Rush: questo il GP di Abu Dhabi 2024
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Cala il sipario sulla stagione 2024 di Formula 1. A vincere il GP di Abu Dhabi è stato Lando Norris che riporta il titolo Costruttori alla McLaren mentre Ferrari prosegue con il "si vince l'anno prossimo". La Red Bull ancora trainata solamente da Max Verstappen e la Mercedes dice addio ad Hamilton. Ma si pensa già al 2025
8 dicembre 2024

ABU DHABI – È finita la stagione più lunga di sempre ma non c’è stato modo di annoiarsi. Infatti, l’ultima gara doveva ancora assegnare il mondiale costruttori e così è stato. Partito dalla pole position, Lando Norris ha vinto il GP con la McLaren e ha vanificato la corsa incredibile della Ferrari che con Sainz secondo e Leclerc terzo, ma partito ultimo, ha giocato tutte le carte possibili per portare a casa un titolo mondiale costruttori che manca da ormai 16 anni.

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La McLaren, invece, ha rotto un tabu che durava dal 1998, ultimo titolo (l’ottavo) per la squadra che fu di Senna e Prost e Lauda e come nei migliori film di genere, anche stavolta la battaglia all’ultima curva era contro la Ferrari, come nel film Rush, ma anche come nel finale del 1998. Ritrovarsi da rivali al vertice del mondiale, dopo un inizio di stagione in cui le premesse erano ben altre, è il segnale che lavorando duro, ma soprattutto capendo dove lavorare, porta dei frutti. Una stagione incredibile con quattro squadre vincenti e 7 piloti. Ne manca uno, Sergio Perez, le cui prestazioni hanno influito sulla Red Bull che è scesa dal gradino più alto del podio per ritrovarsi un titolo piloti, il quarto di Verstappen, grazie alle doti dell’olandese più che per meriti della macchina. Si discuterà molto sull’andamento della stagione, sulle occasioni perse, soprattutto da McLaren fra strategie ed errori dei piloti, ma alla fine qualcosa è rimasto impresso.

Le prestazioni della squadra diretta da Andrea Stella sono lì, sotto gli occhi di tutti. Una McLaren campione del mondo firmata made in Italy, di questi tempi scusate se è poco. Unico altro particolare tricolore nel mondiale McLaren, i freni AP, forniti dalla Brembo, altra eccellenza italiana sul podio di questa stagione (con Verstappen oltre l’impianto hanno fornito anche i dischi in carbonio made in Bergamo). Per quanto riguarda invece la gara, alla prima curva Verstappen ha centrato Piastri con la seconda McLaren. Dieci secondi di penalizzazione per l’olandese che via radio ha pure ironizzato contro i commissari: “Strano, di solito ne danno 20…”, a quel punto l’attenzione era tutta su Norris che in testa manteneva con freddezza il comando, mentre dietro Sainz, ultima gara in Ferrari, faceva il suo dovere mettendo pressione a Norris ma non aveva il passo, mentre da ultimo Leclerc risaliva fino alla terza posizione con una rimonta da paura, sottolineata dal tifo del suo box e del pubblico con una ola ad ogni sorpasso.

E poi il momento lacrima: l’ultima gara di Hamilton in Mercedes, la rimonta e il sorpasso su Russell a due curve dalla fine e il quarto posto conclusivo, partito pure lui dal fondo. E poi l’esibizione con i tondi davanti alla tribuna centrale. Un mondiale dove vinsero tutti felici e contenti: Verstappen e Red Bull perché il mondiale piloti lo hanno vinto, la McLaren che ha vinto il costruttori e diversi GP, la Ferrari con 5 vittorie e un finale in crescendo che fa ben sperare per il prossimo anno e una Mercedes che coi due piloti ha rotto il digiuno di vittorie. Adesso la parola passa ai test che da martedì faranno cominciare la stagione 2025. Nemmeno il tempo di archiviare quello appena concluso, che già si ricomincia…

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