F1. McLaren è la vera vincitrice del GP d'Austria, mentre Ferrari riuscirà a recuperare in tempo per Silverstone?

F1. McLaren è la vera vincitrice del GP d'Austria, mentre Ferrari riuscirà a recuperare in tempo per Silverstone?
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George Russell trionfa al Red Bull Ring ma è McLaren la vera vincitrice di questo Gran Premio d'Austria 2024. Ferrari continua a leccarsi le ferite, me riuscirà a recuperare in tempo per Silverstone? Ecco il commento della gara di Spielberg
30 giugno 2024

SPIELBERG - Cinque vincitori diversi in 11 GP, il bilancio della stagione F.1 è decisamente positivo e in Austria è andato in scena uno dei Gran Premi più belli e combattuti che ha tenuto fede al detto fra i due litiganti il terzo gode. Qui ha goduto George Russell che ha portato al successo la Mercedes dopo un anno di digiuno grazie al duello suicida fra Norris, McLaren, e Verstappen, Red Bull. Con l’olandese che ha concluso quinto dopo aver sostituito la gomma posteriore sinistra, forata nella botta con Norris e nonostante i 10 secondi di penalizzazione ha conservato la quinta piazza alle spalle di Hamilton, quarto.

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Peccato per Norris, che dopo il botto ha dovuto ritirarsi con la sospensione e il fondo rotto, ma vero protagonista di un GP che ha rivisto duelli e sorpassi come non si vedevano da tempo, segno di una McLaren competitiva, come ha mostrato Oscar Piastri, secondo dopo aver beffato Sainz proprio negli ultimi giri. Se l’australiano fosse partito più avanti, gli hanno tolto il tempo al sabato per taglio di curva, di sicuro avrebbe reso la vita difficile a Verstappen e Russell. In questa gara di consolazione, la Ferrari raccoglie un terzo posto con Sainz che è poca cosa, più che altro il frutto del ritiro dei due davanti e una penalizzazione di Hamilton che ha tagliato la riga di ingresso box. Altrimenti sarebbe stato un piazzamento lontano dal podio. Cosa che è accaduta a Leclerc, messo fuori gara alla prima curva da una toccata multipla che lo ha costretto, in totale, a quattro soste ai box e un misero undicesimo posto finale.

Una giornata no che fa seguito a un periodo no della Ferrari, cominciato in Canada, proseguito in Spagna e in Austria e fra sette giorni c’è Silverstone, un tracciato che non perdona le magagne mostrate finora dalla Ferrari. Basteranno cinque giorni per risolvere il tutto? Difficile perché gli aggiornamenti, portati di fretta e anticipati come se fossero la panacea di tutti i mali, si sono dimostrati difficili da amalgamare con gli assetti, tanto che in Austria, specialmente nel curvone di ritorno sul dritto principale, la macchina saltava parecchio e perdeva molto nei confronti dei rivali. Circa 3 decimi in una curva, con un rettilineo seguente. Troppo per non preoccupare e dimostrare che pure la Mercedes, che non ha una macchina irresistibile, è riuscita a stare davanti.

E grasso che cola la Red Bull ha solo un Verstappen in macchina, perché Perez è fuori dai giri, altrimenti sarebbero due macchine davanti invece di una sola, al contrario di quanto fanno McLaren e Mercedes che le piazzano entrambe davanti. Se per Sainz è stato il massimo possibile, per Leclerc una somma di problemi in prova, gestione freni soprattutto ma non per colpa dei materiali, più l’incidente multiplo alla prima curva, che ha danneggiato fondo e muso, hanno finito per complicare ancor più un week end partito col piede sbagliato. Parlando di gara combattuta, non si può fare a meno di notare ancora una volta le botte intestine fra i due piloti Alpine, con Gasly infuriato con Ocon per i duelli inutili. La presenza di Flavio Briatore, che ha già cominciato una opera di pulizia a Enstone, di sicuro porterà delle sorprese a breve…

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