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“Papaya Rules”. Così le ha definite Andrea Stella durante il Gran Premio d’Italia le regole d’ingaggio attuate dalla McLaren per gestire i rapporti tra Lando Norris ed Oscar Piastri. Tradotte in poche parole, non sono nient’altro che un modo di comunicare tra gli ingegneri di pista e i due piloti: “portate entrambe le macchine papaya alla bandiera a scacchi senza danni”. Il loro obiettivo, dunque, è quello di conquistare tutti i punti disponibili in ottica campionato Costruttori. Ma la situazione adesso è cambiata: solo sette lunghezze dividono la McLaren dalla Red Bull, in un momento di profonda crisi con la RB20, che si è tradotta poi anche nella classifica Piloti, con Norris che ha accorciato visibilmente su Max Verstappen. Adesso entrambi i campionati sono alla loro portata del pilota britannico che potrebbe aver bisogno anche dell’aiuto di Piastri, nel caso. Ecco le parole di Andrea Stella.
Andrea Stella aveva parlato delle Papaya Rules solamente due weekend fa, a Monza, ma quanto accaduto nel corso del primo giro, con Norris che ha ritardato la frenata alla prima chicane con la sicurezza di avere le spalle coperte dal suo compagno di squadra Oscar Piastri. Ma così non è stato e questa mossa potrebbe aver avuto un’influenza negativa sul risultato finale del Gran Premio d’Italia, perso in realtà dalla strategia messa in atto dalla Scuderia Ferrari. Tuttavia, questo ha comunque convinto Andrea Stella e Zak Brown a rivedere quelle che erano le loro d’ingaggio. Lando Norris, con 62 punti di distacco, ha alla portata il titolo piloti grazie al periodo di crisi che sta attraversando Max Verstappen per via della RB20 poco performante, motivo per cui il campionato Costruttori è ormai a solamente sette lunghezze per la McLaren. Dunque, adesso possono “prendersi il lusso” di imporre degli ordini di scuderia tra lui ed Oscar Piastri, solamente quando verranno rispettati i principi di sportività e correttezza che da sempre hanno caratterizzato la gestione di Stella.
“Il concetto generale è che siamo incredibilmente determinati a vincere, ma vogliamo farlo nel modo giusto – ha dichiarato Andrea Stella in un’intervista concessa alla BBC Sport – Noi orienteremo il nostro sostegno a Lando, ma vogliamo farlo senza scendere a troppi compromessi sui nostri principi, che sono nell'interesse della squadra che viene sempre prima. Per noi la sportività è importante nel modo in cui svolgiamo le gare. E poi vogliamo essere giusti con entrambi i piloti”. Fino a questo momento la McLaren ha sempre lasciato i due piloti darsi battaglia in pista, con l’unico obbligo di non fare incidenti tra le due vetture papaya in vista dei Costruttori. Adesso però, a partire da questo weekend di gara a Baku, verrà attuato un cambiamento di politica volto a trovare delle soluzioni per aumentare le possibilità di Norris di vincere il titolo.
“Quello che non vogliamo più vedere è una situazione come quella di Monza in cui entriamo in una chicane P1/P2 e usciamo P1/P3. Perché è un danno per la squadra – ha proseguito il team principal della McLaren - Gli interessi della squadra vengono prima di tutto e queste sono le situazioni che dobbiamo sistemare perché alla fine, di fatto, il modo in cui siamo entrati in gara a Monza ha lasciato la porta aperta a questa situazione. Dopo Monza, tre obiettivi: dobbiamo fare in modo che tutto ciò che accade in pista non vada a discapito della squadra. Secondo obiettivo, come possiamo vincere entrambi i campionati, con entrambi i piloti impegnati a dare una mano? Ma ciò che non vogliamo fare è vincere in modo sconsiderato. Questi sono i tre argomenti e definiscono il modo in cui andiamo a correre a Baku. Questo verrà poi aggiornato”.
“Le conversazioni sono state molto collaborative. Anche quando ho chiesto a Oscar: 'Saresti disposto a rinunciare a una vittoria?' Lui ha risposto: 'È doloroso, ma se è la cosa giusta da fare ora, lo farò'. Ogni pilota è programmato per puntare alla vittoria. Quindi sono sempre molto colpito dal livello di spirito di squadra, maturità e collaborazione che abbiamo trovato in questo periodo. Lando vuole vincere perché ha meritato la vittoria in pista. Va bene essere supportati occasionalmente dal tuo compagno di squadra, ma non vuoi usare, sistematicamente, modi per aggiustare la gara solo per il bene dei punti quando il tuo compagno sta segnando in un modo che merita. Questo non è il modo in cui la McLaren vuole vincere, o il modo in cui Lando vuole vincere. Se chiedessi a Lando, lui direbbe: <Sono tranquillo se ad Abu Dhabi mi mancano alcuni punti che avrei potuto ottenere con alcune azioni, ma se quelle azioni non fossero giuste al momento, allora, sai cosa? Restiamo forti come squadra, la squadra è stabile e coesa, ci proveremo l'anno prossimo>”.
“Dobbiamo stare attenti a non perdere di vista il fatto che, pur concentrando la conversazione e l'attenzione sui piloti, quella sui costruttori è una ricerca a tre punte. Le 'regole della papaya' riguardano solo le corse senza rischi, senza contatto tra le due McLaren e con rispetto. Tutto qui. solo un modo veloce per ricordare ai nostri piloti: <Ragazzi, non correte troppi rischi litigando tra di voi>" ha chiosato Andrea Stella