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Dopo la pole position colta in extremis a Imola durante un weekend di gara molto difficile, nessuno avrebbe potuto considerare Max Verstappen totalmente fuori dai giochi nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco 2024 di Formula 1. Ma questa sensazione è durata solamente lo spazio del primo settore, in cui si è sempre distinto. Le mancanze della Red Bull RB20 sulle stradine del Principato sono venute fuori nel resto del giro, e Verstappen non è andato oltre il sesto posto.
Ma a cosa sono dovute queste difficoltà? “Nel secondo settore eravamo pessimi – ha spiegato Verstappen ai media presenti a Montecarlo, tra cui Automoto.it -. Non potevo toccare i cordoli, perché avrebbe scomposto la macchina. Perdevo molto terreno”. “Abbiamo provato di tutto: l’abbiamo resa più morbida, più rigida. Ma la macchina sembrava un go-kart. Non assorbiva le asperità dell'asfalto. Non riesco a contare le volte in cui all’ultima curva finivo lanciato verso il muro”.
Verstappen ha spiegato che si tratta di un inconveniente che la Red Bull affronta dall’inizio dell’era dell’ibrido. Ora, però, c’è una differenza sostanziale. “Non è una cosa nuova, abbiamo questo problema dal 2022. Negli ultimi anni, però, avevamo un buon vantaggio rispetto alla concorrenza. Con i rivali più vicini, se non si migliora il punto debole finisce come oggi”. “Passando sui cordoli – ha aggiunto - la macchina aveva una reazione scompostissima. La monoposto era veloce, ma saltava ovunque. Era difficilissima da controllare”.
Vista la sbavatura nell’ultimo tentativo lanciato nella Q3, si potrebbe pensare che Verstappen abbia lasciato qualcosa sul piatto. Il campione del mondo in carica, però, non la pensa così. “Si può sempre fare di meglio, ma sono soddisfatto del mio giro. Basta guardare dove siamo: io sesto, Checo diciottesimo, nonostante si trovi bene sui circuiti cittadini”. E se questo, come ha sottolineato Verstappen, la dice lunga sulle difficoltà della Red Bull a Monaco, il vero problema è che non si tratta di una debolezza risolvibile nell’immediato. “Non è un problema banale, non si risolve in poche settimane. E prima di trovare una soluzione bisogna capire davvero di cosa si tratta. Se l’avessimo compreso, avremmo già risolto la questione. Non so se riusciremo a farlo quest’anno”.
Nel corso delle prove libere, Verstappen si è lamentato dei fastidi fisici che gli causava la sua RB20, che “saltava come un canguro”. Ma in gara la situazione sarà diversa a suo avviso, almeno nelle fasi iniziali. “Non penso mi verrà mal di testa. Si spinge di meno per preservare le gomme, visto che non si può superare. Con il pieno di benzina, la macchina dovrebbe essere più governabile, ma quando si svuota il serbatoio è un altro discorso. Qui, in ogni caso, conta la qualifica”.
Viste le difficoltà nei sorpassi, la Red Bull è pronta a incassare un altro weekend difficile. Ma le motivazioni di queste debolezze, stando a Verstappen, differiscono a seconda del circuito. “A Miami abbiamo sbagliato il set-up, a Imola abbiamo risollevato il weekend in corsa, ma abbiamo comunque avuto problemi con le gomme. E sapevo che questo sarebbe stato un fine settimana molto difficile. Non siamo perfetti, ma dobbiamo capire le nostre limitazioni e lavorarci sopra”. Ci vorrà del tempo, però. E nel frattempo le rivali possono raccogliere punti importanti. Soprattutto a Montecarlo.