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ABU DHABI – Una stagione così Max Verstappen se la ricorderà a lungo, anzi la metterà in una cornice sul camino e quando da vecchio ricorderà questa annata, troverà solo sorrisi. Unico incontrastato dominatore, con la 19. Vittoria della stagione, nuovo record assoluto, e 21 per il team Red Bull, pensare a un altro anno come questo risulta difficile. Lo dice la logica, lo dice la speranza di vedere qualcosa di meglio. La F.1 ha sempre dato dei risultati in cui un team ha dominato, ma mai come in questo modo. Anzi, con le gare in calendario sembrava scontato il risultato e il numero di repliche di Verstappen. Per cui, si spera, ci si augura e si impone, un cambiamento netto di rotta per il futuro.
Dobbiamo ringraziare la Ferrari per aver messo del pepe e seppure sconfitta nel mondiale anche dalla Mercedes, che con Russell terzo e Hamilton nono, ha raccolto i punti sufficienti per essere seconda in classifica costruttori. Che non vuol dire niente, per citare Toto Wolff, ma che fa bene alle casse per la decina di milioni di euro in più. La Ferrari, dicevamo. Con un Leclerc secondo al via e secondo al traguardo, ma capace di resistere e combattere con Verstappen, rispettandosi reciprocamente in un duello che ci si augura di poter vedere in futuro. E con la lucidità di Leclerc di giocare con Perez, secondo al traguardo ma penalizzato di 5 secondi per una ruotata a Norris, nella speranza di farlo salire sul podio e togliere punti a Russell che inseguiva in terza posizione. Come dire Leclerc avrebbe sacrificato un secondo posto pur di vedere la Ferrari salire nella classifica costruttori. Lucido, attento e con una visione di gara che gli rende merito.
Non si può dire lo stesso di Sainz, finito indietro al via (in 16 posizione), sperduto in gara e con un pit stop all’ultimo giro per cambiare mescola che, di fatto, lo ha messo fuori dalla zona punti e quindi di aiuto alla Ferrari. Però l’unica perla della stagione resta la sua, a Singapore, unica vittoria non Red Bull della stagione e anche questo conta. Poi peccato che abbia perso in due gare tutto il vantaggio che aveva su Leclerc, autore di pole a ripetizione, ma intanto si è capito che la Ferrari se la può giocare a due punte. Manca la macchina, come è mancata la Mercedes quest’anno. Si spera che si possa rimettere tutto in ordine. Ecco, si spera, la speranza, speriamo, parola abusata e strausata per parlare del futuro. Mercedes, Ferrari, McLaren che risale in maniera prepotente. Poi, si sa, chi vive sperando ect etc, perché alla fine di questa stagione la cosa che è emersa è sì la Red Bull dominatrice, ma non si sa di quanto. Le ultime gare sono state vinte con un margine ridotto, ma la macchina non è stata più sviluppata da luglio. E fino a quel momento Verstappen ha sempre vinto col braccio fuori dal finestrino simbolico. Ovvero, nessuno ha mai capito quanto margine avesse davvero la Red Bull e mancando questo riscontro, i conti sul futuro sono solo teorici. E anche qui interviene la speranza: che abbiano raggiunto il massimo dello sviluppo, altrimenti saranno dolori per tutti…