F1: Max Verstappen è l’unico che può far perdere a Max Verstappen il GP degli USA

L’illusione che Lewis Hamilton potesse tenere lo stesso ritmo di Verstappen è durata lo spazio di qualche giro, prima che l’inglese cominciasse a perdere terreno. Max, invece, ha mostrato per tutta la gara una costanza di rendimento impressionante, che lo ha portato a chiudere la Sprint con 9,4 secondi di vantaggio sul suo vecchio rivale e 22 secondi sul compagno di squadra, Sergio Perez, che ha concluso quinto.

Visto il ritmo di Verstappen, verrebbe da pensare che la sua RB19 sia perfetta. Ma la verità è che le lamentele di Max durante la Sprint sulla guidabilità della sua vettura avevano un fondamento. Le asperità – o come le chiamerebbero in Texas, i bump – del Circuit of the Americas hanno reso necessario alzare da terra la RB19, facendola uscire dalla sua finestra di utilizzo ideale. Nonostante questo, il passo gara mostrato nella Sprint – di fatto uno spoiler di quello che vedremo tra una ventina di ore – è stato degno di nota.

L’unica cosa che potrebbe fermare Verstappen è la sua stessa foga. Con entrambi i mondiali già in saccoccia, oggi Max in partenza si è permesso un’aggressività nei confronti di Charles Leclerc che non vedevamo da tempo, spingendolo verso l’erba senza troppi complimenti. Una manovra, questa, che non è stata sanzionata dai commissari e che ci fa comprendere come Max possa concedersi qualche colpo di testa in più, sapendo di non avere assolutamente nulla da perdere. In quella circostanza si è visto il Max cannibale, il pilota dal piglio arrogante che corre come se non esistesse nessuno in pista se non lui. 

Dopo quanto visto oggi, Max Verstappen sembra l’unico a poter far perdere a Max Verstappen il Gran Premio degli Stati Uniti. La Mercedes con il nuovo fondo ha guadagnato in competitività, ma non ha lo stesso passo della Red Bull. La Ferrari, invece, ha dato segnali non esattamente incoraggianti per la gestione delle gomme. Nemmeno la McLaren può contrastare la regina del mondiale, pur avendo mostrato un ritmo migliore della Ferrari. E allora resta tutto nelle mani dell’uomo che sta dominando questa era della F1, lasciando agli altri solo qualche piccolo lampo, consapevole com’è di potersi riprendere ciò che è suo senza troppi patemi d’animo.