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Se Lewis Hamilton il prossimo anno sarà un pilota della Ferrari, è anche grazie a una clausola rescissoria che gli ha permesso di liberarsi con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto siglato nel 2023. A rivelarlo è stato Toto Wolff nell’incontro con la stampa organizzato dopo l’ufficializzazione della bomba di mercato più clamorosa degli ultimi decenni. In quell’occasione, il team principal della Mercedes ha svelato che l’intesa con Hamilton prevedeva una clausola rescissoria che poteva essere esercitata da entrambe le parti.
Pensata per tutelare la Mercedes e lasciare aperta la possibilità di concludere anche prima del previsto un sodalizio che, secondo lo stesso Wolff, in qualsiasi caso non sarebbe continuato dopo il 2025, la clausola si è rivelata un boomerang. A esercitarla, infatti, non è stata la Mercedes, ma Hamilton, che ha ceduto alle lusinghe della Ferrari in un momento in cui i rapporti con la scuderia di Brackley erano tutt’altro che idilliaci. Di clausole rescissorie, in ogni caso, ve ne sono in molti contratti in F1, anche se non vengono esplicitamente precisate.
Solitamente quando si fa riferimento alle condizioni per rescindere un contratto si pensa a parametri legati alla prestazione della scuderia, con un riferimento particolare alla posizione nel mondiale costruttori. Ma alcune clausole riguardano la permanenza di certi top manager. È questo il caso di Max Verstappen. Secondo quanto riporta il giornalista inglese Jon Noble su Autosport, nel contratto di Max Verstappen ci sarebbe davvero una clausola che consentirebbe all’olandese di liberarsi nel caso in cui Helmut Marko se ne andasse dalla Red Bull.
Che il rapporto tra Marko e Verstappen sia molto solido lo dimostrano gli attestati di stima e di fiducia da parte di Max nei confronti del superconsulente della Red Bull sia ai tempi in cui lo scorso anno si vociferava di una sua uscita che al giorno d’oggi, nel bel mezzo delle turbolenze che coinvolgono il top management della Red Bull. Ma c’è di più. Secondo quanto racconta Noble, questa clausola non era inclusa nel contratto siglato da Verstappen nel 2022, in scadenza a fine 2028.
La clausola sarebbe infatti inclusa in un’appendice al contratto aggiunta in seguito in modo unilaterale da Verstappen Senior e Junior e da Marko. Che, essendo uno dei due direttori di Red Bull Racing, ha potuto operare questo cambiamento senza l’approvazione da parte di Christian Horner. Questa postilla al contratto è diventata oggetto di chiacchiere nel paddock solo dopo le recenti vicende. Insomma, il compatto fronte Verstappen-Marko aveva già preparato il terreno per una fuga tempo fa. Ma davvero Max deciderà di esercitare la clausola rescissoria, perfezionando un salto nel buio come quello scelto dal suo vecchio rivale Hamilton?