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Dopo aver definito il Coronavirus un'influenza, Helmut Marko torna sull'argomento con un'altra dichiarazione sopra le righe. Intervistato dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung, Marko ha parlato dell'apprensione di Max Verstappen. «Al telefono mi ha detto di essere terrorizzato all'idea di essere contagiato. Sarebbe meglio se venisse infettato ora, a 22 anni non è a rischio, e sarebbe poi immune nella sua lotta per il titolo». Una battuta, quella di Marko, indelicata vista la situazione attuale.
Due settimane fa, prima della cancellazione del GP d'Australia proprio a causa della positività al Coronavirus di un dipendente della McLaren, cui ha fatto seguito il ritiro del team di Woking, Marko diceva ad un sito tedesco: «Penso che serva una presa di posizione, questo virus non costituisce assolutamente il pericolo che viene rappresentato in modo isterico e può distruggere la vita pubblica».
«Penso che la faccenda sia stata ingigantita - incalzava Marko - Il Coronavirus è come un'influenza, la maggior parte delle persone muiono di vecchiaia per via di malattie preesistenti. Basta vedere quante persone contraggono l'influenza, il problema è la quarantena. Il pericolo del virus non è maggiore rispetto a quello dell'influenza. Non dobbiamo sostenere la paura dei politici e presumere che le gare procedano normalmente». La F1 si è invece fermata: Chase Carey, dopo il rinvio del GP di Baku, ha fatto sapere che non si inizierà prima dell'estate.