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La settimana di pausa dopo l’Australia e la Cina si è conclusa e la Formula 1 è già pronta a tornare in pista per il suo terzo appuntamento stagionale, il Gran Premio del Giappone 2025. A Suzuka verrà sugellato, oltre l’ultima gara di casa del Costruttore Honda in collaborazione con Red Bull, il debutto di Yuki Tsunoda al fianco di Max Verstappen. La decisione di scambiare Liam Lawson con il giapponese non è stata presa positivamente nel paddock, compreso l’olandese, ma Helmut Marko spiega i perché di questa decisione.
“Per Liam questa non è una retrocessione. Non lo stiamo cacciando alla Formula 1, gli diamo la possibilità di riprendersi in Racing Bulls per far ripartire la sua carriera” ha dichiarato il consulente del team di Milton Keynes al programma Radio 5 Live Breakfast della BBC commentando i commenti negativi, arrivati anche da ex piloti come Van der Garde riguardo alla decisione di ‘retrocedere’ il neozelandese dopo solamente due gare in Red Bull. In molti hanno recriminato anche il tempismo di questa scelta dato che il prossimo appuntamento, il Gran Premio del Giappone, si terrà su una pista che Lawson conosce molto bene e dove avrebbe avuto sicuramente una fiducia maggiore rispetto all’Australia e alla Cina. “Temevamo che la sua autostima fosse così compromessa da impedirgli di offrire le sue normali prestazioni” ha proseguito Helmut Marko. “Per il suo bene, torna a Faenza, dove ha una vettura in grado di piazzarsi nella top 10 in qualifica e in gara. Basta guardare al passato, è successo a [Pierre] Gasly, è successo lo stesso, anche a [Alex] Albon e si sono ripresi e ora sono piloti competitivi di F1. Inoltre, la RB21 è una macchina che non è la più veloce, ma è comunque molto difficile da guidare. Max può gestirla, ma Liam in questa fase non ci è riuscito”.
Su quest’ultimo punto si è focalizzata l’attenzione del consulente austriaco e di Christian Horner. A differenza di Liam Lawson, che prima di approdare in Red Bull aveva all’attivo solamente undici Gran Premi disputati tra il 2023 e il 2024 con Racing Bulls in sostituzione di Daniel Ricciardo, Yuki Tsunoda vanta già quattro anni di esperienza. Proprio questa serve al team di Milton Keynes perché la RB21 è una vettura molto complicata da interpretare e gestire in pista, e solamente anni di esperienza hanno permesso a Max Verstappen di tenere il passo con le McLaren con quella monoposto mentre il neozelandese annaspava. Sia in Cina che in Australia, infatti, Lawson è rimasto fuori dalla zona punti, faticando soprattutto in qualifica, mentre l’olandese ha conquistato il quarto posto a Shanghai e il podio ad Albert Park. “Tsunoda ha fatto un grande passo avanti. Dopo quattro anni, ora al suo quinto anno, ha una personalità molto più forte, ha più sicurezza e ha fatto due ottime gare, è solo che la sua strategia non ha funzionato alla Racing Bulls. In questo caso avere esperienza nel motorsport è un qualcosa che ci aiuterà. Questo è il nostro pensiero. Abbiamo bisogno due piloti per il campionato Costruttori, ma anche per supportare Max dal punto di vista strategico; se hai due piloti tra i primi cinque o otto è più facile massimizzare una strategia che favorisca il pilota numero uno. Yuki resterà in Red Bull fino alla fine della stagione perché crediamo che possa fare bene il suo lavoro” ha continuato Marko.
Al termine dello scorso mondiale, il team di Milton Keynes, nonostante il rinnovo firmato qualche mese prima, ha licenziato con effetto immediato Sergio Perez. Tuttavia, questa decisione è avvenuta a mercato piloti concluso, con tutti (o quasi) con un sedile per il 2025. Motivo per cui Horner ed Helmut Marko hanno avuto come candidati solamente i due titolari della Visa Cash App RB, dunque Liam Lawson e Yuki Tsunoda. Se avessero risolto i dettagli contrattuali con Perez prima della pausa estiva, quando erano già evidenti le due difficoltà con la RB20, avrebbero potuto ingaggiare Carlos Sainz, che non aveva ancora firmato con Williams in seguito all’annuncio di Lewis Hamilton in Ferrari al fianco di Charles Leclerc. “Col senno di poi è sempre facile dirlo, ma quando era disponibile Carlos la situazione con la Red Bull Racing era diversa. All'inizio dell'anno, Perez è arrivato secondo due volte e stava ottenendo buoni risultati, ma solo più tardi Sergio ha avuto problemi con la macchina e le sue prestazioni sono calate”.
Sicuramente, adesso, Red Bull dovrà risolvere un altro problema e riguarda proprio la RB21. Se non dovessero riuscire a risollevare la situazione e permettere a Max Verstappen di competere per il suo quinto titolo mondiale consecutivo, Marko non esclude un addio dell’olandese. “Siamo motivati a raggiungere questo obiettivo insieme, sappiamo che se non dovesse essere così, Max, così come tutti i migliori piloti, ha delle clausole di prestazione nei loro contratti”. La permanenza a Milton Keynes di Verstappen, concordata fino al 2028, potrebbe concludersi prima del previso con la rescissione che potrebbe essere messa in atto fino all’inizio della pausa estiva, dunque nel mese di agosto, e tutto dipenderà dai risultati in pista. Non è un caso che, nonostante siano stati disputatati solamente due Gran Premi e il distacco dalla McLaren di Lando Norris non è preoccupante, parliamo di otto lunghezze, lo scorso giovedì sia stata organizzata in sede una riunione per discutere dei futuri aggiornamenti della monoposto, a cui ha partecipato anche Max Verstappen.
“Dobbia assicurarci che abbia una macchina con cui possa vincere e giovedì scorso c'è stato un incontro molto costruttivo, tra Max e gli ingegneri, e hanno discusso su come procedere per migliorare la macchina, renderla più guidabile e avere una gamma più ampia di guidabilità, e tutto è andato molto positivamente. Sono solo due gare, siamo indietro di otto punti, ma tutto il team è concentrato per raggiungere questo quinto titolo che non abbiamo ottenuto con [Sebastian] Vettel, ma questa volta c'è una possibilità” ha proseguito Marko, che invece non era presente a Milton Keynes. “Se guardiamo i tempi sul giro di Max con le gomme dure [nel Gran Premio di Cina], siamo stati competitivi, ma non ovunque come con la McLaren, anche se non siamo poi così lontani come a volte sembra”. Ad accogliere a braccia aperte l'olandese Aston Martin, dove ritroverebbe sia Honda che Adrian Newey, mentre è più complicato un approdo in Mercedes con Toto Wolff che dovrebbe decidere tra George Russell, che ha iniziato positivamente questa stagione con un doppio podio, ed Andrea Kimi Antonelli, protagonista di un ottimo debutto.