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Con il Gran Premio del Bahrain la scorsa settimana, Oscar Piastri ha siglato la sua cinquantesima apparizione ufficiale in Formula 1 ed anche la sua quarta vittoria iridata. Un risultato a cui si aggiungono anche i miglioramenti in qualifica che per il momento lo stanno mettendo anche in pole position per il titolo mondiale. Mark Webber, suo manager, non può che gongolare del suo pilota e della scelta fatta anni fa appiedando Alpine. Stessa soddisfazione anche per McLaren che, nonostante le scaramucce legali con i francesi, adesso si coccola un talento non da poco.
Già nelle formule propedeutiche Oscar Piastri ha dimostrato di avere stoffa da vendere ed anche tanta pazienza. Infatti, prima di debuttare in massima categoria, l’australiano, vinta la Formula 2, ha dovuto attendere una stagione, ma non l’ha fatto con il team con cui è cresciuto. Alpine ha seguito, e finanziato economicamente, la carriera del giovane decidendo di promuoverlo nell’estate del 2021 per il mondiale successivo, andando a sostituire Fernando Alonso che aveva firmato a sorpresa con Aston Martin. Altrettanto a sorpresa, il team francese l’ha annunciato ufficialmente mentre a il manager di Piastri era già in trattive avanzate per portare l’australiano in McLaren. Finiti in tribunale, a vincere è stata McLaren che si è accaparrata Oscar al fianco del confermato Lando Norris.
Di acqua sotto il ponte dal 2021 ne è passata. Ad oggi Oscar Piastri è al suo terzo anno in Formula 1 ed ha conquistato già quattro trionfi in un Gran Premio iridato, ma soprattutto è migliorato in qualifica, quella che fino a qualche gara da era il suo punto debole. Questi passi avanti l’hanno messo a pieno titolo nella lotta al titolo mondiale contre Lando Norris, suo diretto rivale e compagno di squadra. “Quattro vittorie, 13 podi, così presto nella sua carriera, sono ovviamente un enorme fiore all'occhiello per lui – ha commentato con orgoglio Mark Webber a F1 Nation commentando il recente successo in Bahrain - Come sappiamo, puoi avere la macchina giusta, ma spesso non è facile sfruttare queste opportunità”. Inevitabile leggere tra queste parole del manager ed ex pilota di F1 un riferimento al britannico di casa McLaren. Anche a parità di auto, Norris ha ammesso di fare molta fatica con la MCL39 che, per quanto sia una vettura veloce, non si adatta al suo stile di guida, portandolo a fare diversi errori. SI è visto chiaramente nelle qualifiche di Sakhir, dove ha chiuso con il sesto tempo salvo poi recuperare in gara fino ad arrivare a podio alle spalle del vincitore Piastri e George Russell.
“Ha trasformato subito le due pole, quindi penso che quello che stiamo vedendo all'inizio della sua carriera sia un lavoro ben fatto finora” ha proseguito ricordando anche la partenza dal palo convertita in vittoria in Cina. “Tutti i successi, quando sei abbastanza fortunato da ottenerne alcune come ha già fatto lui, possono essere un po' diverse e quella in Bahrain è stata probabilmente la più comoda che abbia mai ottenuto, ma in futuro ce ne saranno di più stressanti. Tutto il weekend a Sakhir è andato liscio per lui. È una pista che, ancora una volta, necessitava di lavoro, come Shanghai, e ha vinto su entrambe, quindi questo è un altro aspetto positivo”. Andando nello specifico del miglioramento sul giro secco, Webber ha aggiunto che “come pilota di Formula 1, sia una componente importante della tua professione, quindi è qualcosa che non gli sfugge, che nel corso del tuo percorso, quando ti trovi contro Max [Verstappen], Charles [Leclerc], Lando [Norris], Lewis [Hamilton], come questi ragazzi nei primi anni, devi avere una vera e propria artiglieria pesante in un giro solo. E per riassumere, sappiamo quanto sia delicato mettere a punto queste vetture e queste gomme il sabato, quindi, grazie all'intelligenza del ragazzo e alla comprensione di ciò che deve migliorare, sì. Ma come gli dico sempre, si ha più esperienza solamente il giorno del ritiro, quindi si continua a imparare” ha chiosato Webber.