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Alla fine anche il numero uno di FCA Sergio Marchionne è venuto allo scoperto rilasciando alcune dichiarazioni sull'esito positivo dei primi test della Scuderia Ferrari sul circuito di Jerez de La Frontera.
«La Scuderia è un capolavoro, abbiamo fiducia»
Marchionne, che ha assunto la carica di Presidente della Ferrari, dopo l'uscita di scena di Montezemolo, ha dichiarato: «Sono incoraggiato dai risultati della Ferrari, ma c'e' ancora molta strada da fare». L'amministratore delegato del Gruppo FCA rimane quindi con i piedi per terra, ma non risparmia parole di soddisfazione e incoraggiamento per gli uomini del Cavallino Rampante: «I ragazzi della Scuderia sono un capolavoro, c'è una grandissima fiducia.»
Marchionne sa benissimo che dopo la disastrosa stagione dello scorso anno non si potrà tornare fin da subito a combattere con i migliori – ovvero Mercedes – ma è come se sapesse che in fondo qualcosa è cambiato e che potrebbero tornare i rusultati sperati. Secondo il numero uno di Maranello però tutto dipende dai prossimi test di Barcellona, in programma dal 19 al 22 febbraio.
«I prossimi test saranno la prova del nove»
«Non mi aspetto miracoli - ha aggiunto - ma i test di Barcellona dovranno essere la prova definitiva di quello che abbiamo fatto finora». Marchionne ha anche confermato che la quotazione in borsa del Cavallino procede secondo i piani di FCA: «La quotazione del 10% della Ferrari è fattibile entro il terzo trimestre».
I segnali incoraggianti per Segio Marchionne però non arrivano solo dalla Formula ma anche dal mercato delle vetture di serie. Le chance per tornare a crescere e competere ci sono tutte, ma non bisognerà sbagliare un colpo. Un concetto importante che naturalmente ha come punto focale il rilancio di Alfa Romeo, che partirà il prossimo 24 giugno, quando verrà svelata la nuova Giulia.
«Il mercato si sta riprendendo, non dobbiamo fare errori»
«Dopo sei-sette anni di mercati distrutti, di gente che non trovava lavoro, quest'anno – ha detto Marchionne - ricomincerà il ciclo economico. Bisogna stare attenti a non giocarcelo male».
Non manca una stoccata indirizzata alla politica e un lasciapassare per il primo ministro Renzi: «È necessario gestire intelligentemente la ripresa per fronteggiare le sfide. I Paesi europei devono completare le riforme: è un fatto fondamentale per poter competere. Renzi non ha bisogno del mio aiuto, in undici mesi ha fatto quello che non è stato fatto in anni interi.»
Fonte: Ansa