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C’era qualcosa di magico nell’aria di Milano mentre Charles Leclerc e Lewis Hamilton si preparavano a entusiasmare la folla assiepata nella zona del Castello Sforzesco. Era come se la primavera avesse voluto fare una visita anticipata per celebrare i due Cavallini rampanti della Ferrari, a poco più di una settimana dall’inizio della stagione 2025 di Formula 1 in Australia. Oltre 10.000 persone avevano atteso ore sotto il tiepido sole meneghino per dare un caloroso incoraggiamento a una coppia di piloti già amatissima.
Prima che la squadra di Sky Sport F1, Carlo Vanzini e Vicky Piria in testa, facesse da cerimoniere, avevamo attraversato il cortile del Castello Sforzesco, scaldato dalla luce avvolgente che accompagnava verso il tramonto, e deserto come mai l’avevamo visto prima. Era l'incanto di un evento che ha portato la Formula 1 nel cuore di Milano, algida città capace, però, di accogliere con genuino entusiasmo una scuderia che è un vero oggetto di culto. Dopotutto, c’è un motivo se in Italia usiamo la stessa parola, fede, per riferirsi alla religione e all’affiliazione a un team.
Ogni lingua è la rappresentazione del modo in cui il popolo che la parla vede il mondo, e per Lewis Hamilton apprendere l’italiano è una maniera per conoscere meglio anche la nostra cultura. Lo aveva specificato rispondendo a una nostra domanda in occasione della presentazione della Ferrari SF-25. E che Hamilton voglia davvero immergersi nel nostro modo di essere lo si capisce dal genuino entusiasmo che manifesta quando cerca di esercitare il suo italiano, anche di fronte a una platea nutrita come quella milanese.
Hamilton adora uscire dalla sua zona di comfort, ma è anche un perfezionista. E che con l’italiano stia facendo sul serio lo si capisce dalla sua pronuncia, ottima per un principiante. In fondo, però, basta anche un “ciao a tutti” per far infiammare il pubblico italiano, sempre ben disposto nei confronti di chi cerca di imparare e usare la nostra lingua. Ma a Milano si è sciolto anche il team principal Fred Vasseur, che per la prima volta in pubblico ha parlato in italiano. “Per me è un grande passo”, ha sottolineato il numero uno della Rossa.
Charles Leclerc, invece, l’italiano lo parla alla perfezione. E ha usato tutta la sua proprietà di linguaggio per spiegare che prima di essere un pilota della Ferrari è innanzitutto un tifoso, innamorato della Rossa come lo è il pubblico accorso a Milano. Lo ha raccontato dopo essersi rimesso al volante della SF90 con cui aveva stregato i fan della Ferrari vincendo a Monza nel 2019. Una danza che è successivamente diventata un passo a due con Hamilton, impegnato con la SF21 del 2021.
Mentre su Milano scendeva mollemente la sera, dalla nostra posizione privilegiata sotto il palco che ha fatto da fulcro dell'evento organizzato in collaborazione con lo sponsor Unicredit non abbiamo potuto fare a meno di pensare a quanto la Ferrari sia capace di esercitare un fascino incredibile non solo sui tifosi, ma anche sugli addetti ai lavori della Formula 1 e sugli stessi piloti. Alcuni lo tengono nascosto, ma tutti covano il desiderio di vestire i colori della Rossa.
Lewis Hamilton ora può finalmente sapere cosa vuol dire infiammare i cuori di un esercito di tifosi appassionati. Nessuna scuderia in Formula 1 gode di un supporto così totalizzante. A poco più di una settimana dalla prima gara della stagione 2025 a Melbourne, è ancora tutto possibile. E nella primavera anticipata al Castello Sforzesco, l’atmosfera era carica della speranza di una nuova alba Rossa.
