Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
“Non sogno spesso di notte, però sogno di giorno e il mio sogno è diventare campione del mondo” è una frase che qualche anno fa pronunciò un giovane Charles Leclerc, da poco arrivato a Maranello. Oggi il pilota della Rossa è cresciuto, maturato, ha spento da poco ventisette candeline e firmato un rinnovo pluriennale con la Scuderia Ferrari. Tuttavia, tra le tante cose che sono cambiate in Formula 1 nel corso del tempo, una è rimasta immutata. Vincere il titolo mondiale con il cavallino rampante cucito sul petto, lo stesso che ha indicato a Montecarlo e Monza dopo le sue due vittorie, confermate poi ad Austin qualche mese dopo.
Charles Leclerc si è preso la Ferrari sulle spalle e l’ha portata avanti, nel bene e nel male, quando tutto andava a gonfie vele come nel 2019 con i primi due trionfi iridati, prima a Spa-Francorchamps, e poi a Monza, la prima iconica vittoria davanti i tifosi, al suo primo anno a Maranello da pilota ufficiale. Perché lui nelle fila della Scuderia ci ha fatto le ossa ancora prima, quando ha mosso i primi metri a bordo di una monoposto grazie all’Academy a Fiorano, come naturale evoluzione di un percorso iniziato anzitempo sui kart a Brignoles sotto lo sguardo attento di Jules Bianchi. Ma Leclerc ha continuato a vestire i panni di uomo squadra della Ferrari anche quando tutto sembrava star andando a rotoli. Gli anni del Covid che non hanno visto una monoposto efficiente venir fuori dal lavoro di Maranello, e poi nel 2022 quando tutto era in procinto di allinearsi al posto giusto, con una gara in Bahrain che l’ha visto dominare con Carlos Sainz sul podio, ma la gioia si è spenta poco dopo, in Francia quando le speranze di arginare Max Verstappen e la Red Bull si sono infrante. Il rapporto con la squadra, al tempo gestita da Mattia Binotto, si stava incrinando, ma il desiderio di proseguire, fino un giorno ad arrivare alla vittoria del titolo, vestito di rosso hanno fatto desistere Leclerc da cercare altrove.
Avrebbe anche potuto trovare un sedile in un top team senza problemi, l’ha ammesso di recente anche Toto Wolff, ma Charles Leclerc non si è lasciato intimorire, fiducioso che un giorno, a cui non manca tanto secondo Jock Clear, la Ferrari non avrà solamente la monoposto giusta per vincere e dominare, ma anche una squadra pronta, matura, al livello per portare a termine il compito. Perché il monegasco sa che per vincere, diventare un campione, non bastano macchina e talento, ma una composizione di tante piccole parti che compongono un team che deve lavorare armoniosamente. Ad alterare questo equilibrio, mai visto in bilico con Carlos Sainz a Maranello fino a fine stagione, potrebbe essere l’arrivo di Lewis Hamilton, ma Leclerc non ha dubbi. “Non è ancora entrato a far parte del team, ma di sicuro sarà molto speciale – ha dichiarato il numero #16 al podcast Box Box Box di Pirelli, Abbiamo sempre avuto un rapporto molto speciale con Carlos e abbiamo lavorato molto bene insieme. Ma guardando al futuro, Lewis è un sette volte campione del mondo, il pilota di maggior successo in Formula 1 di sempre. Quindi sarà una grande sfida per me”.
Leclerc, abituato ad essere, nonostante al suo arrivo abbia dovuto condividere il box con un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel, da sempre il fulcro del team, proprio come Hamilton in Mercedes, ha deciso di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Non vedo l'ora. Da un lato, posso imparare da Lewis guidando la stessa macchina, ma dall'altro, posso anche dimostrare cosa so fare nella stessa macchina. Questa è una grande motivazione” ha proseguito il monegasco. E le sue non devono essere lette come parole di circostanza, perché proprio Frédéric Vasseur ha svelato che a convincerlo ad iniziare le trattative con il sette volte campione del mondo è stato proprio Leclerc. Avere un pilota del calibro di Hamilton, che oltre ai tanti sponsor e menti geniali a Maranello, porta un enorme bagaglio di esperienza, non che manchi in Ferrari, ma i tempi degli anni d’oro della Rossa con Jean Todt e Michael Schumacher sono ormai passati, e la Formula 1 ha avuto un’enorme evoluzione, è fondamentale per il futuro. Una nuova pagina del Circus verrà poi aggiunta a breve con il nuovo regolamento tecnico. Ricordando il passato, proprio Hamilton venne "preso per pazzo" quando decise di lasciare la McLaren, considerata un porto sicuro, per passare in Mercedes, diventata un team vincente solamente grazie alla nuova era turbo ibrida che l’ha consacrata, così come quella ad affetto suolo con la Red Bull di Max Verstappen di recente. Che il prossimo turno sia quello della Ferrari? Chissà, sicuramente è quello che sperano i due prossimi alfieri della Rossa, che vedremo insieme per la prima volta come titolare alla presentazione congiunta delle livree e piloti della Formula 1 2025 in un evento a Londra il 18 febbraio.
Charles Leclerc, nonostante le aspettative non fossero quelle ad inizio stagione, quest’anno è riuscito a lottare per il titolo, rimanendo matematicamente sconfitto dall’attuale leader della classifica Verstappen solamente per numero di vittore. La speranza di quello dei Costruttori, però, è ancora viva dato il minimo distacco dalla McLaren e il vantaggio sulla Red Bull. Ma ancor prima di questi sorprendenti risultati, il monegasco, a campionato non ha ancora iniziato, ha deciso di rinnovare con un contratto pluriennale la sua permanenza in Ferrari, segno di pura fiducia nella squadra. “Monaco e Monza sono le due gare che ho sempre sognato di vincere. Da bambino pensi sempre a quella che sarà la tua prima vittoria in Formula 1, indipendentemente dal posto. Solo il fatto di vincere un Gran Premio ti dà una sensazione incredibile. Dopo aver vinto a Spa ho iniziato a pensare a quali gare avrei voluto vincere e ho subito pensato a Monza e Monaco. In questa stagione le ho vinte entrambe ed è stato incredibile. In questo momento non mi importa più dove, voglio solo vincere più gare possibili per vincere il mondiale” ha proseguito Leclerc. "Per farlo serve essere al posto giusto al momento giusto. Non credo la fortuna sia più di tanto un fattore, dipende solo da come lavoriamo noi come squadra. Penso che siamo sulla strada giusta ma dipende molto anche da come lavorano gli altri. Per questo dovremo essere bravi e lavorare duro nei prossimi anni. Credo al cento per cento nel progetto, per questo ho firmato il rinnovo con la Ferrari. Sono sicuro che vinceremo un mondiale, dobbiamo solo continuare a lavorare” ha concluso il numero #16.